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Macerata, il giallo del cuoco inglese rapito per 7mila euro e liberato: cosa non torna

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Un ragazzo britannico di 25 anni è stato liberato dai carabinieri del Ros dopo essere stato tenuto prigioniero otto giorni da quattro persone in un appartamento di Monte San Giusto, vicino Macerata. Il ragazzo di cui non è stato reso noto il nome, è originario di Londra e i contorni del sequestro sono tutti da chiarire. 

 

I suoi rapitori gli avevano fatto chiamare i genitori per chiedere l’invio di 7mila euro, riporta il Guardian, il prezzo del riscatto, ma il ragazzo era riuscito a far capire che era trattenuto contro la sua volontà. Il padre ha dunque contattato la polizia della National Crime Agency (Nca), che ha allertato le autorità italiane.

 

"Era tenuto in una stanza al buio,a ammanettato e a piedi nudi. Stiamo ancora indagando per far luce sul caso", ha detto il colonnello Massimiliano Mengasini, citato dal Guardian, spiegando che il ragazzo è stato liberato ieri e che tre uomini e una donna sono stati arrestati. Il ragazzo viene descritto in buone condizioni fisiche, malgrado sia stato poco nutrito, ma "psicologicamente provato". Il giovane sarebbe originiario di una famiglia britannica facoltosa, mentre i presunti rapitori non sarebbero criminali abituali, a dimostrazione di questo fatto ci sarebbe il fatto che non si sono curati del fatto che il ragazzo potesse far capire ai genitori di essere prigioniero e che il cellulare usato per la chiamata poteva essere geolocalizzato. 

 

"Abbiamo lavorato strettamente con le autorità italiane fin da quando è stato segnalato il rapimento di un britannico", ha riferito Sean Kelly, dell’unità anti rapimenti (Akeu) della Nca. "Funzionari dell’Nca in Italia e specialisti dell’Akeu, assieme alla polizia britannica, hanno fornito stretto sostegno ai carabinieri nell’ambito delle loro indagini. Siamo felici che questo incidente sia stato risolto con successo", ha aggiunto.

Il ragazzo era in vacanza da giugno in Italia, dove era stato in varie città, fra cui Napoli, Sorrento, Firenze e Bologna, prima di arrivare nelle Marche. Al momento del rapimento era con un amico, che era riuscito a fuggire e ad informare la famiglia nel Regno Unito.  L’operazione è scattata ieri pomeriggio, intorno alle 14.45 e i dettagli sono stati diffusi questa mattina nel corso di una conferenza stampa. Il giovane è stato preso e costretto a telefonare ai familiari per chiedere un riscatto per la sua liberazione: 7 mila euro, una cifra irrisoria sulla quale si stanno concentrando le indagini, coordinate al momento dal sostituto procuratore Stefania Ciccioli, che puntano a chiarire il perché e le modalità del rapimento. Da quanto si è appreso, nella telefonata ai suoi in Inghilterra, una famiglia facoltosa, il giovane avrebbe anche lanciato una richiesta d’aiuto in codice. A quel punto è stata allertata la polizia inglese, l’Nca, e qui in Italia il Ros e il reparto operativo dei carabinieri che, in 36 ore, hanno individuato l’appartamento dove era rinchiuso il rapito e, una volta circondato il palazzo, sono intervenuti liberandolo. I quattro carcerieri sono tutti residenti nel Maceratese e a uno di loro era intestato l’appartamento utilizzato per ospitare il giovane rapito. "Sono ancora molti gli aspetti da chiarire", ha spiegato ai giornalisti il colonnello Francesco D’Ecclesiis, comandante del Ros di Ancona. Il 25enneè stato trasferito in una struttura protetta e si sta riprendendo anche fisicamente dalla prigionia.

Per le quattro persone fermate in flagranza di reato, due delle quali di nazionalità straniera e in regola sul territorio nazionale, il reato ipotizzato è sequestro di persona a scopo di estorsione. I sequestratori sono in carcere e tra oggi e domani è prevista la convalida degli arresti. Il 25enne inglese oggi è stato trasferito in una struttura protetta: sta bene fisicamente ma gli otto giorni di prigionia e stenti lo hanno provato anche sotto il profilo psicologico; quando è stato liberato dai carabinieri risultava denutrito e leggermente disidratato ed è stato accompagnato in ospedale per accertamenti. La competenza sull’indagine passerà nei prossimi giorno alla Dda di Ancona. 

 

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