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Le vendite di caramelle e cioccolato resistono alla pandemia Covid

Andrea Giacobino
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Il cavaliere del lavoro Flavio Repetto, ex presidente di Fondazione Carige, nell’anno della pandemia ha difeso i ricavi del gruppo dolciario Elah Dufour da lui presieduto e controllato (e partecipato fra gli altri da Ermenegildo Zegna HoldItalia e Fenera Holding) al cui timone c’è il figlio Guido. Il gruppo opera sul mercato con oltre 240 addetti attraverso marchi prestigiosi come quello omonimo Elah Dufour, Baratti e Novi spaziando dalle caramelle al cioccolato, dai preparati per dessert alla commercializzazione di prodotti da forno fino alla gestione dei servizi di ristorazione attraverso la gestione di distributori automatici e il servizio mensa per industrie.

 

 

L’esercizio consolidato 2020 da poco approvato ha mostrato, nell’anno del Covid, un lieve calo dei ricavi con un fatturato consolidato di 130 milioni rispetto ai 139 milioni dell’esercizio precedente e un utile dimezzato da 11,6 a 5,2 milioni. Elah Dufour lo scorso anno ha comunque investito di più (dai 2,8 milioni del 2019 a 3,4 milioni) e ciò grazie anche al buon stato di salute patrimoniale perché dal lato delle fonti il capitale proprio di pertinenza del conto consolidato rappresenta circa il 65% del totale del passivo, indice di un livello di capitalizzazione sempre ottimale. Nel dettaglio patrimoniale le disponibilità liquide sono aumentate da 48 a 65 milioni, l’attivo ha raggiunto i 151,4 milioni, mentre il patrimonio netto di gruppo è lievitato da 96,7 a 102 milioni a fronte di debiti stabili a 43,3 milioni.

 

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