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Morte del piccolo Samuele, indagato il domestico. Ma lui nega di averlo gettato di sotto

Francesca Mariani
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Sembrava un tragico incidente, ma con un colpo di scena la polizia ha annunciato di indagare per omicidio. Per la morte del piccolo Samuele, volato da un balcone al terzo piano di uno stabile di una traversa di via Foria, nel centro storico di Napoli è stato fermato M. C., trentottenne che lavorava come domestico a casa del piccolo. La polizia, su disposizione della Procura di Napoli, ha fermato l’uomo con l’accusa di omicidio. L’uomo, stando alle prime ricostruzioni, soffrirebbe di problemi psichici. Venerdì, all’ora di pranzo, il piccolo Samuele, quattro anni, precipita dal balcone e si schianta al suolo. Inutile purtroppo la corsa disperata in ospedale. Per il piccolo non c’è niente da fare. A primo impatto si pensa ad un incidente, il bimbo forse si è arrampicato sulla ringhiera del balcone ed è caduto. Una storia tragica e sfortunata. Dolore e commozione in tutto il quartiere, dove la famiglia è molto conosciuta.

 

 

Ma invece le cose sembrano essere andate in un altro modo : le forze dell’ordine avviano le indagini, ascoltano i genitori del piccolo. La mamma è all’ottavo mese di gravidanza, ma ha raccontato i momenti della tragedia, spiegando che Mariano C. era in casa, ed è lì che si focalizzano le indagini. Il trentottenne avrebbe parzialmente raccontato quanto accaduto, spiegando la propria versione dei fatti, ma starà adesso agli inquirenti verificarne le parole e l’eventuale attendibilità e ricostruire la verità. L’uomo avrebbe detto di essere presente in casa, di aver visto Samuele e anche di averlo preso in braccio ma che non lo ha lanciato nel vuoto. Non spiega bene se sia stato o meno un incidente ma dice di non essere stato lui a ucciderlo. Difeso dall’avvocato Carmen Moscarella, il domestico è in carcere, guardato a vista in attesa della convalida del fermo del pm Barbara Aprea che si terrà lunedì mattina.

 

 

È molto noto nel quartiere e tante famiglie si affidano ai suoi servigi come domestico e «tuttofare». Ha le chiavi degli appartamenti di diverse famiglie. All’esterno dell’abitazione in via Foria, da ieri mattina, prosegue il via vai di persone che ha voluto portare un omaggio al piccolo Samuele, lasciando fiori e candele. Una situazione che, con il passare delle ore, ha creato qualche momento di tensione. Un folto gruppo di conoscenti della famiglia si è posizionata «a guardia» dello stabile, per evitare che troppi curiosi si avvicinassero, e ci sarebbe stato anche un acceso diverbio con alcuni giornalisti che ha reso necessario l’intervento della polizia. Due pattuglie sono poi rimaste a presidio per placare gli animi e riportare l’ordine.

 

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