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Il dubbio orribile: Saman Abbas data in pasto ai pesci, denuncia una lettera anonima

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E adesso spunta l’ipotesi che Saman Abbas sia stata data in pasto ai pesci. L’orribile possibilità è stata ventilata dal Resto del Carlino. Una lettera anonima pubblicata dal quotidiano ha fatto drizzare le orecchie per il caso della giovane pakistana scomparsa da mesi e per la quale si sospettano di omicidio per motivi religiosi membri della sua famiglia. “Cercatela in acqua, è stata tagliata a pezzi per farla mangiare dai pesci”, questo il messaggio in sintesi.
Le ricerche del cadavere vanno avanti senza successo da mesi, mentre la Procura di Reggio Emilia indaga per omicidio i due genitori, lo zio e due cugini (di cui uno è in carcere). "Le segnalazioni? Ne abbiamo ricevute di ogni tipo e di ogni sorta di contenuto. Non ci siamo mai permessi di scartarne una", dice il comandante provinciale dei Carabinieri.

 

 

E ora questo nuovo “segnale”, anche se di difficile aiuto alle indagini: “Se volete trovare Saman Abbas dovete cercarla nella zona chiamata Bagna nelle valli tra Novellara e Guastalla. È stata buttata in acqua, tagliata a pezzi per farla mangiare dai pesci e animali”. Così recita la lettera anonima arrivata sabato alla redazione di Reggio Emilia del Resto del Carlino a proposito del caso della 18enne di origine pakistana scomparsa lo scorso 30 aprile dopo essersi opposta al matrimonio forzato dalla famiglia con un cugino. 

 

 

La lettera è stata consegnata dal giornale ai Carabinieri. “Le attività investigative proseguono in modo attivo al massimo livello”, ha detto al Carlino il colonnello Cristiano Desideri, comandante provinciale dell’Arma di Reggio Emilia. “Ciò significa che, esaurita la fase maggiormente orientata alla ricerca del corpo della ragazza, ora l’attività di indagine ha assunto una natura diversa. Non meno importante e soprattutto non meno intensa, anche se lontana dalle luci dei riflettori e senza quell’impatto mediatico avuto nei mesi scorsi. Abbiamo degli indicatori che ci fanno ritenere altamente probabile la presenza all’estero dei vari autori di questo delitto”, spiega.

 

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