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Anche a sinistra sono contro il vaccino obbligatorio. Orlando: non vogliamo arrivarci mai

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Dal Partito Democratico e i suoi esponenti c’è stata nelle ultime settimane una pioggia di insulti a Matteo Salvini e Giorgia Meloni per le loro posizioni contrarie al vaccino obbligatorio e i vari interrogativi posti sul green pass. Adesso è arrivata la giravolta di Andrea Orlando, ministro del Lavoro ed esponente dem: “Si è affermata la linea di mettere la tutela della salute al primo posto. L’ipotesi della vaccinazione obbligatoria non è mai stata esclusa ma ora con il green pass nei luoghi di lavoro si dà una bella spinta alla vaccinazione. Mi auguro di non arrivare mai a quello strumento che rischia di scavare una trincea più profonda nella società italiana. Ma credo - ha aggiunto nel corso dell’evento ‘L'Alfabeto del futuro fa tappa a Genova’, kermesse organizzata da La Stampa - che non sia da escludere in prospettiva. Molte cose erano escluse e abbiamo poi dovuto farle. Speriamo che non sia uno strumento necessario e facciamo di tutto perché gli strumenti messi in campo funzionino”.

 

 

Quello di Orlando non può essere derubricato a scivolone dialettico, visto che già questa mattina era stata pubblicata una sua intervista a Repubblica: “Si sono fatti dei passi per ascoltare le ragioni del sindacato, il principio del tampone gratis avrebbe minato l'impalcatura della campagna vaccinale che è lo strumento chiave della lotta alla pandemia. La priorità è la sicurezza nei luoghi di lavoro e non possiamo permetterci nuove restrizioni in autunno. Il vaccino è gratis. Il sindacato - ha analizzato sul tema dell’obbligo - ci ha chiesto perché non adottare l'obbligo vaccinale e noi abbiamo spiegato che, pur senza escluderlo, in questo momento preferiamo evitare una polarizzazione delle posizioni sul vaccino che sarebbe dannosa e controproducente”.

 

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