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Green pass obbligatorio sul posto di lavoro: ecco la data d'inizio da cerchiare in rosso

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È sempre più vicino l’arrivo del green pass obbligatorio per andare a lavorare. Il decreto legge che introduce la certificazione verde contro il Covid su tutti i posti di lavoro, nella Pubblica amministrazione come nel comparto privato, dovrebbe entrare in vigore dal prossimo 15 ottobre. E' quanto emerge dalla cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza conclusa poco dopo mezzogiorno a Palazzo Chigi. Al tavolo non è arrivato un testo, ma c'è stato un confronto sulle misure che il governo si appresta ad adottare: oltre al premier erano presenti i capidelegazione delle forze di maggioranza. La data finirà sul tavolo del Consiglio dei ministri di oggi alle 16, chiamato a confermarla.

 

 

Si va inoltre verso una rivalutazione per abbassare la quarantena dei vaccinati che hanno avuto contatti stretti con positivi. La cabina di regia ha poi deciso che il green pass sarà obbligatorio anche per deputati e senatori nonché per consiglieri regionali e tutte le altre cariche elettive. Unica eccezione sarebbe stata prevista per tre organi costituzionali a cui si darebbe mandato di autoregolamentarsi, adeguandosi tuttavia all'obbligo.

 

 

Infine ecco le sanzioni. Assenti ingiustificati. Così figureranno i dipendenti che si presenteranno a lavoro sprovvisti del green pass, che dovrebbe diventare obbligatorio dal 15 ottobre sia per i lavoratori pubblici che per quelli privati. Se invece verranno beccati sul posto di lavoro senza il passaporto vaccinale - entrati dunque sfuggendo ai controlli - allora per loro scatterà anche la multa. Nessuna multa, quindi, per chi si presenta al tornello sprovvisto di green pass, ma che verrà 'rimbalzato' a casa. Verranno sospesi i lavoratori che si presenteranno a lavoro senza green pass e riammessi solo quando saranno provvisti del passaporto vaccinale.

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