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Quanti dubbi sul decollo di Ita, cosa rischiano i dipendenti di Alitalia

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Migliaia di lavoratori col fiato sospeso, le risposte del governo Draghi che non arrivano. Il decollo di Ita, la nuova compagnia aerea che subentrerà ad Alitalia il 15 ottobre prossimo, si annuncia pieno di problemi. Lunedì 6 settembre, nonostante la contrarietà dei sindacati, sembra essere confermata l’intenzione di Ita di chiudere la piattaforma delle candidature per le nuove assunzioni. Intanto i sindacati, preoccupati per la tenuta occupazionale di circa 10.500 lavoratori, sono ancora in attesa di una convocazione da parte del Governo per affrontare il dossier Alitalia - Ita.

Dopo l’incontro tecnico di oggi, secondo quanto apprende l’Adnkronos, lunedì è prevista una nuova riunione alle 10.30 nella sede di Ita a viale dell’Arte sul tema del settore Aviation. La lettera del 27 agosto dei sindacati ai ministri delle Infrastrutture della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, del Lavoro, Andrea Orlando, dell’Economia, Daniele Franco non ha avuto, infatti, finora alcuna risposta.

Nei prossimi giorni invece si dovrebbe svolgere un secondo incontro al ministero del Lavoro dopo quello del primo settembre in vista della scadenza della Cigs il 23 settembre che riguarda circa 8 mila lavoratori. La richiesta formale di Alitalia in amministrazione straordinaria è una Cigs per una durata di 12 mesi mentre i sindacati hanno chiesto di commisurare la durata della Cigs al piano di Ita, ossia al 2025.

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