Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Costretti a pagare l'Imu anche se ti occupano casa abusivamente: la beffa della tassa

Esplora:

Attilio Ievolella
  • a
  • a
  • a

Per i proprietari di immobili occupati abusivamente nella Capitale, arriva ora la beffa: oltre a non poter disporre del loro bene, debbono anche provvedere a pagare regolarmente la relativa Imu al Comune. Questa la clamorosa decisione presa dai giudici della Commissione tributaria regionale del Lazio, i quali hanno dato torto a una società per azioni, proprietaria a Roma di un immobile occupato abusivamente dal gennaio del 2012, che chiede al Campidoglio il rimborso di circa un milione e mezzo di euro versato per gli anni dal 2012 al 2016 per pagare l’imposta municipale. In primo grado i giudici tributari provinciali avevano dato ragione alla società, accogliendone la tesi secondo cui «il pagamento era stato effettuato per errore» poiché «il complesso immobiliare era occupato abusivamente dal gennaio del 2012». In sostanza, «Roma Capitale» avrebbe dovuto restituire alla società un milione e 506mila euro.

 

 

A bloccare questo corposo esborso hanno provveduto i componenti della Commissione tributaria regionale del Lazio, sancendo l’obbligo per la società di provvedere al pagamento dell’Imu, pur a fronte dell’occupazione abusiva dell’immobile. Ciò significa che il versamento relativo al periodo 2012-2016 non è in discussione. Secondo i giudici è semplice e logica l’individuazione del soggetto che deve sobbarcarsi l’onere economico rappresentato dall’Imu. Quel soggetto «non può che essere il proprietario» dell’immobile. E «le circostanze che possono incidere sulla perdita del possesso del bene non assumono rilievo ai fini tributari». Detto in parole povere, è irrilevante il fatto che la società abbia perduto il possesso dell’immobile a causa del blitz compiuto da quelli che i giudici identificano come «semplici occupanti abusivi».

 

 

Quella azione evidentemente illecita, però, va letta, secondo i giudici tributari regionali, «per le dimensioni del fenomeno e per la rilevanza sociale del problema della carenza abitativa nel territorio di Roma». Di conseguenza, «pur comprendendo le ragioni di un proprietario cui è stata abusivamente sottratta la disponibilità del proprio immobile», non è possibile, sanciscono i giudici, «riconoscere l’esenzione dal pagamento del tributo». Il Comune di Roma può quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora. Può considerare salvo l’incasso di un milione e mezzo di euro. Ma è logico pensare che i legali della società proprietaria del complesso immobiliare occupato abusivamente decidano di portare la questione in Cassazione, ribadendo la richiesta di rimborso dell’Imu versata per il periodo 2012-2016.

 

Dai blog