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Diritti tv nella bufera, l'antitrust indaga su Tim-Dazn

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Faro dell’Antitrust sulla vicenda Tim-Dazn. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria riguardo ad alcune clausole dell’accordo fra TIM e Dazn per la distribuzione e il supporto tecnologico relativo ai contenuti dei Pacchetti 1 e 3 dei diritti per la visione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024.

Il procedimento - spiega l’ Antitrust in una nota - è volto ad accertare se esista una possibile intesa restrittiva della concorrenza con riferimento alle clausole dell’accordo che limitano commercialmente Dazn nell’offerta di servizi televisivi a pagamento, con l’effetto, fra l’altro, di ridurre la sua capacità di proporre sconti agli utenti finali e di ostacolare gli altri operatori di telecomunicazioni nell’intraprendere eventuali iniziative commerciali.
L’istruttoria è, inoltre, mirata a verificare la restrittività dell’intesa con riferimento a ulteriori elementi che riguardano la possibile adozione da parte di Tim di soluzioni tecniche non disponibili per gli operatori di telecomunicazione concorrenti e che potrebbero tradursi in ostacoli all’adozione di soluzioni tecnologiche proprie.

L’Autorità ritiene che l’intesa fra Tim e Dazn potrebbe determinare significative distorsioni della concorrenza, in un contesto caratterizzato dall’evoluzione delle modalità di fruizione dei servizi televisivi verso la piattaforma internet e dai conseguenti benefici per i consumatori. Le restrizioni potrebbero, dunque, pregiudicare lo sviluppo concorrenziale nel mercato della pay-tv e nei mercati collegati, come quelli dei servizi di telecomunicazioni fisse al dettaglio e all’ingrosso a banda larga e ultralarga e delle telecomunicazioni mobili.

 

 

 

 

 

 

 

Secondo l’Antitrust, l’accordo potrebbe anche impedire ai consumatori di scegliere liberamente il proprio fornitore di connettività internet e la modalità di fruizione di Dazn, con un possibile pregiudizio economico ed in termini di varietà delle soluzioni tecnologiche disponibili.
Con la vendita delle offerte dei contenuti del Campionato di calcio di Serie A appena iniziata, l’Autorità «ha anche avviato un procedimento per l’eventuale adozione di misure cautelari che verranno decise solo laddove, all’esito del contraddittorio con le parti, dovesse risultare che i comportamenti attuati da TIM e DAZN determinino danni gravi e irreparabili alla concorrenza».

Ma Tim ribatte e spiega le sue ragioni, affidate a un comunicato. «In riferimento all’asserita indisponibilità di soluzioni tecniche, Tim rileva che »queste sono disponibili a tutti gli operatori purché questi sostengano gli investimenti necessari. A tal riguardo l’AGCOM ha recentemente rivolto un atto di indirizzo a Dazn e agli altri operatori affinché collaborino e investano per adottare tutte le soluzioni tecniche volte ad assicurare la trasmissione efficiente sulla rete internet. Per quanto riguarda TIM sono già stati previsti tutti gli investimenti necessari«. Tim ricorda, inoltre, che le sue offerte commerciali »non prevedono alcun obbligo di sottoscrizione di servizi di connettività per accedere ai contenuti pay-tv, come riconosciuto anche da AGCOM. I clienti degli altri operatori possono infatti accedere liberamente alle offerte per i contenuti di DAZN, anche attraverso il set top box di TimVision«. Il colosso delle tlc rimarca poi che Dazn si è aggiudicato i diritti per le partite del Campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024 a seguito della gara indetta dalla Lega Serie A« Su un’eventuale limitazione della libertà commerciale di Dazn nell’offerta di servizi televisivi a pagamento, Tim precisa che questo aspetto è stato già chiarito dall’attrattività delle offerte già presenti sul mercato rispetto a quelle degli scorsi anni.

Da Tim si dicono »fiduciosi che a seguito del contraddittorio con l’Autorità verranno chiariti tutti gli aspetti oggetto del procedimento, certi che l’accordo con Dazn ha come obiettivo quello di sviluppare la concorrenza nel mercato della pay-tv, la visione dei contenuti in streaming e accelerare il processo di digitalizzazione del Paese a beneficio di tutti clienti e degli operatori di telecomunicazioni«. Infine arriva anche il commento di Dazn: "Restiamo convinti che tale accordo sia in favore della concorrenza e dello sviluppo tecnologico del paese, favorendo la fruizione di contenuti audivisivi in streaming. Questo procedimento ovviamente non riguarda l’assegnazione dei diritti di Serie A Tim per il prossimo triennio. Dazn sarà quindi felice di offrire la visione di tutte e 10 le partite di Serie A Tim in streaming, a tutti gli appassionati di calcio, e questo a prescindere dall’operatore internet prescelto dai consumatori«. E poi annuncia: "Gli utenti rimarranno liberi di decidere con quale operatore accedere al nostro servizio, mediante un’ampia gamma di device mobili e fissi", conclude Dazn.

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