No vax, caccia agli insegnanti non ancora vaccinati. Il commissario pressa, il caos della scuola
Obiettivo ripartire in sicurezza. Si lavora per evitare il ricorso alla didattica a distanza per il terzo anno consecutivo nelle scuole italiane. «Dobbiamo andare forte sui 50enni e cercare di convincere a vaccinarsi quei 215mi1a, o almeno 180-190mi1a, tra insegnanti e operatori scolastici», fa i conti il commissario all'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, in visita all'hub di Acea, a Roma.
«Quello ci permetterà di arrivare più in sicurezza all'apertura delle scuole». «Con una buona copertura», ovvero con «oltre 1'80% di operatori scolastici e dei giovani da 12 anni in su», c'è «una buona sicurezza di tornare a scuola tutti in presenza e anche con poche o scarse limitazioni». L'obiettivo del Governo - assicura la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini - è quello di iniziare, appunto, «la scuola in presenza. Sicuramente c'è un impegno da parte della Conferenza Stato-Regioni, sarà un passaggio cruciale e non facile ma c'volontà da parte di tutti di creare una forte sinergia».
Dal canto suo, il capo del sindaco dei presidi Anp, Antonelli Giannelli, lancia una proposta: «Credo che per prima cosa bisognerebbe fare un'operazione di convincimento di chi non si è vaccinato. Molti tra coloro che hanno rifiutato vaccino lo hanno fatto perché c'era AstraZeneca, sul quale c'è stata molta confusione. Se ci saranno ancora troppi professori o ausiliari non vaccinati, si potrà anche riflettere se servano forme di obbligo». Intanto, i dati del bollettino del ministero della Salute fanno ancora ben sperare. Con la variante Delta che resta dominante, arriva il richiamo del ministro della Salute, Roberto Speranza: «Dobbiamo essere consapevoli che la pandemia ancora non è chiusa. Non è finita. Lo testimoniano anche i numeri di altri Paesi europei e del mondo che vedono i contagi risalire, nonostante l'alto tasso di vaccinazione. Quindi massima attenzione, massima cautela, massima prudenza».
Sono 907 i nuovi casi di Covid-19 e 24 i morti, con un tasso di positività in leggero calo dallo 0,64% allo 0,47% nel giro di 24 ore, con 192.424 tamponi, fra molecolari e antigenici rapidi, analizzati. Il calo dei ricoveri costante, con il tasso di occupazione a livello nazionale fermo al 2% sia in rianimazione sia in area non critica, stando all'ultimo aggiornamento di Agenas.
Nelle ultime 24 ore, ancora, 4 pazienti in meno in terapia intensiva (187 totali) e 66 nei reparti Covid, dove sono ora 1.271 i posti occupati. E non solo. Sul fronte delle vaccinazioni in vista dell'apertura dell'anno scolastico c'è anche la proposta dell'assessore alle Politiche per la salute dell'Emilia-Romagna, Raffaele Donini, che lancia l'idea di punti vaccinali davanti alle scuole per una ripartenza sui banchi in sicurezza. Con la possibilità, che non è andata giù all'opposizione in Consiglio regionale, di promuovere la Dad per i non vaccinati. In Lombardia, invece, nei prossimi giorni partirà un'operazione di convincimento sugli over 60 non ancora vaccinati «casa per casa».
Si farà ricorso a unità mobili e si andrà soprattutto nei Comuni più piccoli in cui le adesioni sono più basse, con i medici di base in prima linea per spingere coloro che non hanno ancora prenotato a farlo. A livello nazionale, salgono a 54.602.790 le somministrazioni di siero anti-Covid con 21.374.213 italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, ovvero il 39,57% della popolazione over 12.