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Euro2020, l'infettivologo Andreoni si scaglia contro il Governo: "No ai tifosi inglesi a Roma". E boccia il green pass

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“No ai tifosi inglesi in Italia”. Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e primario al policlinico Tor Vergata di Roma, è fortemente contrario alla presenza dei supporters della nazionale d’Oltremanica che sabato affronterà l'Ucraina allo stadio Olimpico nel match valido per i quarti di finale di Euro2020. Nella puntata del 30 giugno di Agorà Estate, in onda su Rai3, il professore manifesta tutte le sue perplessità: “Bisognerebbe avere la forza di dire agli inglesi di non venire. Mi sembra ci sia un po’ di ipocrisia, diamo la possibilità alle persone di stare senza mascherina e poi quando ci sono queste libertà i comportamenti sono quelli che vediamo, come allo stadio. In un momento in cui in Inghilterra circola questa variante e vedere queste immagini degli stadi e dire che va tutto bene è inaccettabile. Le cose vanno male ma non vanno malissimo, è una variante da cui i vaccini ci proteggono sufficientemente, ma abbiamo ancora 2,6 milioni di ultrasessantenni ancora non vaccinati. Un po’ di preoccupazione c’è, se noi ridiamo il via a questo virus veramente non se ne vede l’uscita”.

 

 

Dopo il tema legato alla variante delta che si sta diffondendo nel Regno Unito a grande velocità - per chi arriva da quei territori è comunque prevista una quarantena di cinque giorni - il professor Andreoni boccia anche la scelta del Governo di Mario Draghi di rilasciare il green pass a chi ha ricevuto una sola dose di vaccino: “È sbagliato, perché lo sapevamo prima e lo sappiamo a maggior ragione adesso, una sola dose non basta. Credo che sarà una norma che sarà rivisitata presto. In questo caso con la delta sappiamo che la protezione con una dose è del 30%. Se uno fosse sicuro del comportamento delle persone potremmo fare altre cose, ma abbiamo visto che è successo la scorsa estate in Sardegna”.

 

 

Andreoni ha ribadito il suo pensiero anche all’Adnkronos: “Permettere l'arrivo di tifosi inglesi a Roma è un azzardo. Sarà difficile tenere sotto controllo migliaia di persone. Credo che sarà necessario far entrare allo stadio solo chi ha il certificato vaccinale completo, oppure prevedere un test sierologico lo stesso giorno. Poi si dovrebbe cercare di distribuirli bene all'interno dell'Olimpico, facendoli accedere con corridoi separati, in modo che non possano esserci assembramenti. Le scene viste in tv - avverte - dei festeggiamenti con tifosi ammassati l'uno sull'altro mi preoccupano molto. Sono contrario a giocare le semifinali e finali del Campionato europeo a Wembley. Il mio invito si unisce a quello di Draghi a trovare un'altra soluzione, la Uefa non può restare insensibile a questo problema. Io sono stato tra i primi a sottoscrivere il protocollo per far ripartire il calcio: ma bisogna rispettare delle regole. E soprattutto oggi - conclude non ci possiamo ancora permettere lo stadio pieno”.

 

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