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L'assassino di Desirée resta in carcere. Salvini attacca: “Sconcertante che siano servite le proteste della mamma”

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Il patatrac è stato evitato con una nuova ordinanza di custodia cautelare per Brian Minthe, condannato ieri a 24 anni e mezzo di carcere per l'omicidio di Desirée Mariottini. I giudici della Terza Corte d'assise di Roma ne avevano disposto la scarcerazione, ma l’uomo, detenuto a Regina Coeli, nella notte è stato raggiunto dal nuovo ordine di arresto, con l'accusa di omicidio, che ne impedisce dunque la liberazione.

 

"Non sono soddisfatta per questa sentenza, mi aspettavo 4 ergastoli e soprattutto non doveva uscire dal carcere uno degli imputati. Era una bambina di 16 anni, l'hanno uccisa dopo quattro ore di agonia. Non ho avuto giustizia” le parole di ieri sera di Barbara Mariottini, madre di Desirée dopo la sentenza pronunciata dalla terza Corte d'Assise di Roma.

 

 

Matteo Salvini, leader della Lega, ha elogiato tali parole, puntando il dito contro chi voleva scarcerare un condannato a 24 anni e mezzo per omicidio di una giovane ragazza: “Certezza della pena e giustizia giusta: anche per questo raccoglieremo le firme per i referendum. Solidarietà e un abbraccio alla famiglia di Desirée Mariottini. I criminali coinvolti nella tragedia della ragazza meritano di stare tutti in galera. È stato sconcertante apprendere che uno dei delinquenti stava per essere scarcerato, eventualità rientrata anche grazie alle proteste della mamma”. L’incredibile beffa è stata evitata.

 

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