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Crolla trivella di dieci metri tra provette e laboratori. Tragedia sfiorata all'Ifom

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Paura a Milano e tragedia sfiorata. Una trivella alta oltre 10 metri si è abbattuta su uno degli edifici più popolati dell’Istituto di ricerca Ifom del capoluogo meneghino. È accaduto questa mattina intorno alle 10.40. Secondo quanto riferiscono dal centro, oltre 300 ricercatori e dipendenti dell’ente «erano impegnati tra le provette e in laboratorio» quando la trivella in opera nel cantiere esterno accanto, sulla via Serio, è «crollata rovinosamente» su uno degli edifici più popolati dell’Istituto, dove tutto il personale è attualmente operativo. Tutti i ricercatori e dipendenti dell’Istituto e quelli degli altri Istituti presenti nello stesso Campus, 600 in tutto, sono stati prontamente evacuati e le forze dell’ordine stanno provvedendo a mettere in sicurezza gli edifici.

 

Solo per miracolo nessuno è rimasto coinvolto nell'incidente. Ora c'è da capire come sia potuto accadere in pieno giorno. Gli investigatori stanno raccogliendo tutto gli elementi per risalire alle responsabilità. La trivella, riferiscono dall’Ifom, Istituto Firc di oncologia molecolare, «ha dapprima colpito violentemente il cornicione del tetto fendendo l’edificio in verticale, per poi rimbalzare più volte contro la facciata, penetrando prima nella sala riunioni della Direzione scientifica dell’Istituto, per fortuna al momento vuota, per poi sventrare gli uffici amministrativi del piano terra e atterrare su due automobili parcheggiate in strada».

Fondato nel 1998 da Firc-Airc, Ifom è un centro di ricerca dedicato allo studio della formazione e dello sviluppo dei tumori a livello molecolare, una delle prime realtà che si è insediata nell’ex distretto industriale dello scalo di Porta Romana, ora in corso di forte riqualificazione urbanistica. E infatti tre sono i cantieri che circondano l’Istituto sui tre lati. «Oggi - raccontano dal centro - la serenità del lavoro è stata interrotta da questo evento traumatico, che per fortuna non ha fatto vittime».

«Stavamo lavorando tutti tranquillamente, quando abbiamo sentito un fortissimo boato. L’edificio, la parte dove si trovano gli uffici direzionali e amministrativi, ha iniziato a tremare. Dopodiché abbiamo visto solo tantissima polvere che si alzava. Un grandissimo spavento. Il primo momento è stato di panico. Poi, però, abbiamo reagito prontamente. La procedura di evacuazione è scattata subito, tutti l’hanno seguita e sono andati fuori. La cosa più importante è che miracolosamente nessuno si è fatto male e che siamo riusciti a mettere tutti in sicurezza». Rossella Blasi, direttore operativo dell’Istituto di ricerca Ifom di Milano, era in un ufficio accanto alla direzione scientifica, quando la trivella si è abbattuta rovinosamente, «praticamente a 3 metri» dalla stanza in cui si trovava. Ha colpito «l’edificio 4, collegato al 2 e al 3, prettamente laboratori e foresterie», racconta all’Adnkronos Salute. «Mi hanno tirato fuori dall’ufficio, ho urlato dallo spavento. È stato un attimo», lo choc iniziale. «Ho pensato inizialmente a una bomba, a un qualcosa di saltato, esploso, fuori dal nostro edificio. Poi ho reagito - ricostruisce Blasi - C’era tantissima polvere, il rumore è stato troppo forte. Abbiamo capito cosa succedeva quando siamo scesi giù e abbiamo visto la trivella, perché non ci siamo potuti affacciare subito alle finestre». Qualche addetto invece la scena l’ha vista proprio da quella prospettiva, dalle finestre. Alcuni raccontano di aver sentito «prima le urla degli operai del cantiere dall’altra parte della strada», e poi di aver visto la trivella abbattersi contro la struttura, contro di loro. «Abbastanza traumatico», testimoniano. È successo nel pieno di una giornata lavorativa di un Istituto popolato, non in smart working.

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