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Bomba di Giletti su Ardea. La ricostruzione choc, cosa c'è dietro la strage: "Agghiacciante"

Giorgia Peretti
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La tragedia di Ardea avvenuta nella giornata di domenica 13 giugno ha aperto l’ultima puntata stagionale di Non è l’Arena. Il talk di approfondimento sull’attualità serale in onda su La 7, sotto la conduzione di Massimo Giletti ha dato voce ai racconti dei testimoni della strage compiuta da Andrea Pignani, ricostruendone la dinamica.

 

L’uomo di 34 anni, ingegnere informatico, questa mattina ha iniziato a sparare in strada, uccidendo i due fratellini di 5 e 10 anni David e Daniel Fusinato e il 74enne Salvatore Ranieri prima di suicidarsi in casa tra le villette del consorzio Colle Romito alle porte di Roma. L’inviato della trasmissione, in diretta dal posto in cui tutto ha avuto inizio mostra i segni sul manto stradale lasciati dalle forze dell’ordine attorno alle tracce ematiche delle vittime: “Una dinamica agghiacciante - esordisce il giornalista - se quanto siamo riusciti a ricostruire corrisponde alla realtà". 

 

"Questa mattina Andrea Pignani avrebbe avuto un alterco con Domenico Fusinato, un pregiudicato attualmente ai domiciliari in queste case per fatti connessi a droga. Poi Pignani sarebbe tornato a casa e rientrato in questo parco con una pistola in mano. In quel punto - indica l’inviato - ha trovato uno dei due figli di Domenico Fusinato di 5 anni e gli ha sparato uccidendolo".

 

"Nel momento in cui si è allontanato ha sentito le grida del secondo fratello che si era accorto della morte del fratellino è tornato indietro e ha freddato anche questo secondo bambino. Nel mentre, Salvatore Ranieri stava passando con la bicicletta, ha rivolto la parola a Pignani chiedendogli cosa stesse facendo e per tutta risposta il killer gli ha sparato in testa", afferma l'inviato di Giletti nella cittadina del litorale romano.

 

"Dopo di ciò Pignani con la pistola in pugno inizia a fare il giro di casa, incontra una quarta persona che stava scaricando dell’erba ai lati del campo, spara anche a lui ma manca il colpo. Permettendo così alla quarta potenziale vittima di rifugiarsi. Il resto della storia è stato scritto dal ‘Gico’ (le teste di cuoio intervenute nell'appartamento dove il killer si era rifugiato, ndr) che questo pomeriggio ha circondato la casa della madre di Andrea Pignani nella quale lui si era barricato e poco dopo, proprio all’interno di quella casa è stato ritrovato il suo corpo senza vita.”

Poi conclude. “Un’ora è mezzo è il tempo che l’elisoccorso ha impiegato e tentato di salvare la vita ad uno dei due bambini. Tutto ciò è una ricostruzione che dobbiamo ancora verificare, ma questo è ciò che sta emergendo dopo una giornata di interviste e di riscontri”. 

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