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L'Italia finalmente ora riapre davvero: bar e ristoranti anche al chiuso e tavolate libere

Benedetto Antonelli
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I contagi giornalieri, 1.820 nuove infezioni, non erano così bassi dal 30 settembre scorso. Un dato che si accompagna ai decessi ancora sotto cento, per la precisione 82 (domenica 44). I dati dell'ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute sono il viatico migliore per l'allentamento delle restrizioni e le nuove aperture che scattano oggi. La situazione, sotto la spinta della campagna vaccinale, sta migliorando anche negli ospedali: -28 i posti occupati nelle terapie intensive, per un totale di 1.033. Tutti dati che sembrano anticipare il quadro di un'Italia tutta in bianco (per adesso lo sono solo Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Molise) e fanno ben sperare per un'estate nel segno di una libertà ritrovata.

 

 

Sul fronte delle riaperture, da oggi bar e ristoranti potranno servire anche al chiuso. E non solo a pranzo, ma anche a cena. Scompare anche il limite massimo dei quattro posti a tavola. Un dettaglio che per molti esercenti potrebbe salvare la stagione e dare la spinta necessaria alla ripartenza. Intanto, nel primo giorno di zona bianca nelle tre regioni con i dati migliori, la Coldiretti stima che sono tornati al caffè al banco e a mangiare al coperto circa 3,1 milioni di italiani: numeri destinati a crescere quando, da lunedì 7 giugno, dovrebbero passare in zona bianca anche Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria e poi dal 14 giugno Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Trento. Il coprifuoco, per il momento, resta alle 23 in tutta Italia, tranne che per le tre regioni in bianco dove scompare del tutto. Dal lunedì 7, nell'Italia in giallo, il coprifuoco scatterà alle 24. La fine di questa restrizione che tanto ha penalizzato la vita degli italiani è destinata ad arrivare comunque il 21 di giugno.

 

 

Novità anche sul fronte delle feste e delle cerimonie, sia civili che religiose. Saranno consentite dal 15 giugno nelle zone gialle. Servirà il green pass anche in zona bianca per prendervi parte. Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni, infatti, hanno spiegato che «i partecipanti dovranno essere muniti del certificato verde Covid-19». Nelle zone bianche palestre e piscine al chiuso potranno riaprire subito con appositi protocolli da rispettare. Non mancano alcune contraddizioni, a partire dall'uso degli spogliatoi e le docce. Queste ultime, infatti, sono ancora vietate. Discorso diverso nelle zone gialle. In questo caso, bisognerà aspettare ancora fino al primo luglio per poter utilizzare un impianto al chiuso. Per i parchi tematici, la ripartenza in zona gialla tra due settimane, immediata se il colore della regione bianco. Intanto, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, torna a parlare della mascherina: «Serve buonsenso: in estate è chiaro che all'aperto dove non c'è assembramento si pub mettere nel taschino, ma non si pub buttare via. C'è ancora l'incognita varianti da considerare». E aggiunge: «Non vedo perché temere un rimbalzo dell'epidemia, i dati continueranno a migliorare. La circolazione del virus potrà esserci solo in coloro che non sono stati vaccinati, cioè sono soggetti giovani e che quindi resistono meglio all'infezione».

 

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