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Denise Pipitone, i 30 telefoni di Jessica Pulizzi e la cimice mai messa: "Maresciallo seguito da altri inquirenti"

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Nuove scottanti rivelazioni di Maria Angioni sul caso del rapimento di Denise Pipitone. L’ex pm del caso è stata intervistata da Mattino5, programma mattutino di Canale5 condotto da Denise Pipitone, e ha svelato nuovi dettagli su episodi che hanno intralciato lo svolgimento regolare delle indagini: “Jessica Pulizzi, figlia di Anna Corona, aveva a disposizione 30 telefoni con 16 sim. Poteva fare da prestanome per l’acquisto delle sim e poi darle alla cerchia intorno. È una cerchia un po’ particolare…”.

 

 

La Angioni va avanti incalzata dagli ospiti in studio: “Una volta, con il maresciallo Di Girolamo, che era entrato a casa di Anna Corona, ma non da solo, perché c’erano anche altri ispettori e sarebbe opportuno fare una chiacchierata con loro, aveva cercato, su mia disposizione, di mettere una cimice nella casa nel quartiere storico di Mazara del Vallo, per cercare di ascoltare le conversazioni della cerchia di amici di Jessica. Doveva essere un’attività segreta, ma il maresciallo ha dovuto desistere perché era pedinato da altri inquirenti. Una situazione particolare. Anche quando - ha concluso l’ex pm - abbiamo cercato di mettere la cimice a Giuseppe Tassaro, io stessa ho avuto la sensazione di essere seguita”.

 

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