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Clamoroso da Floris. Sabina Guzzanti asfalta la sinistra, e con Sallusti scocca la scintilla

Giada Oricchio
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A “Di Martedì”, il programma di approfondimento sull’attualità, in onda martedì 11 maggio su LA7, il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti dà ragione a Sabina Guzzanti: “Concordo su tutto”.

 

 

Coprifuoco alle 22, anzi alle 23, forse alla 24. La misura anti-Covid, voluta dal Governo Draghi, per evitare gli assembramenti e dunque ridurre il rischio di contagi, è il cavallo di battaglia del leader della Lega Matteo Salvini che, pur essendo maggioranza di governo, ne chiede l’abolizione.

 

Per il direttore Sallusti: “Non mi ricordo chi disse che la scienza non ha nulla di democatico, non viene messa ai voti, la politica è democrazia, deve tenere in conto tutti gli interessi e tutte le opinioni e farne una sintesi. Non penso che il problema della pandemia sia chiudere i ristoranti alle 22 o alle 23 o a mezzanotte, è una scelta politica, c’è una parte che vuole stare chiusa e una che vuole velocizzare le riaperture, in democrazia bisogna trovare un punto di equilibrio”.

 

L’attrice Sabina Guzzanti osserva: “Salvini cavalca la questione delle riaperture, mentre la sinistra se la lascia sfuggire, la verità è che tutti noi percepiamo l’illogicità su ciò che è proibito e ciò che non lo è e percepiamo anche forme punitive. Non sembra ci sia la logica: sulle metro sì e nei cinema no, è come se fosse un modo per controllarci che è piaciuto al governo. La politica si deve assumere la responsabilità organizzativa, non si può fare solo propaganda 24 ore su 24. In questo la sinistra si fa sfuggire il tema” e Sallusti sorridendo: “Mi dispiace per la Guzzanti, ma sono proprio d’accordo con lei. Il problema non è Salvini, ma la gente che non ha lo stipendio a fine mese o la gente che non vede crescere il fatturato, Salvini e le sue iniziative riguardano i giornalisti”.

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