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L'Europa dice addio ad AstraZeneca: stop al contratto per i vaccini. La mossa che fa felice la Merkel

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 L’Unione europea "non ha rinnovato il contratto dopo giugno" con AstraZeneca. Lo ha annunciato il commissario Ue Thierry Breton, parlando ai microfoni di France Inter. "Vedremo che cosa succederà", ha aggiunto Breton. 

 

Senza una svolta l'Europa smetterà di puntare sulle dosi del vaccino AZ1222 Vaxzevria e si fa strada l'ipotesi di un cambio radicale della strategia Ue per la campagna vaccinale. "Abbiamo iniziato con Pfizer a lavorare con la seconda fase per i vaccini di seconda generazione", ha aggiunto Breton, confermando che quello tra Bruxelles e la multinazionale americana prende la forma del sodalizio.

Solo ieri Ursula con der Leyen ha confermato di aver stiputalo un maxi-contratto proprio con Pfizer-BioNtech per 1.8 miliardi di dosi del vaccino, intesa che prevede "la possibilità per gli Stati membri di donare o rivendere le dosi, in modo da poterle offrire per esempio anche ai nostri vicini". 

 

In Europa così riprende il dibattito sulla solidarietà globale, si intesta il ruolo di "farmacia del mondo" e chiede agli altri, Stati Uniti in primis, di seguire il suo esempio e consentire l’export di dosi. L’apertura del presidente americano, Joe Biden, alla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini contro il Covid-19 per aumentare la produzione mondiale aveva colto di sorpresa i leader europei. Si sono trovati, in un primo momento, a rincorrere la Casa Bianca. Ma il vertice informale di Porto è stato l’occasione per serrare i ranghi e adottare una linea comune. Anche contro la fuga in avanti di Washington i cui contorni - almeno per Bruxelles - restano ancora poco chiari data l’assenza di una proposta concreta.

 

In quest'ottica va analizzata la "furbata" della Germania. Il brevetto libero lanciato da Biden non era stato preso bene dalla tedesca Biontech. Non a caso, la cancelliera Angela Merkel ha subito reagito col pugno di ferro: niente brevetti "liberi", e ieri è arrivata la risposta concreta dell’Unione europea con il nuovo contratto siglato proprio con Pfizer/Biontech per l’acquisto di altre 1,8 miliardi di dosi fino al 2023.

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