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Mi hanno spogliato contro la mia volontà, il tremendo racconto di Silvia sulla violenza nella villa di Grillo

Giorgia Peretti
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Il caso di Ciro Grillo continua a far discutere negli studi di Non è L’arena, il programma di approfondimento sotto la conduzione di Massimo Giletti su La 7. Nella puntata di domenica 9 maggio si torna a parlare della storia del presunto stupro di una ragazza per mano del figlio di Beppe Grillo e altri tre suoi amici. Una drammatica vicenda avvenuta ormai due anni fa e riportata a galla dallo sfogo brutale del fondatore del M5s ripreso da un video e diffuso sui social. Un video che ha riacceso i riflettori sulle accuse di stupro di Ciro Grillo ai danni di una ragazza diciannovenne dopo avere passato la serata al Billionaire, nota discoteca in Sardegna. Nello studio di Giletti si ripercorre il racconto delle ragazze.

 

 

 

Silvia, nome di fantasia, dalle ricostruzioni audio racconta: “Al momento di tornare al b&b non trovavamo un taxi che ci riaccompagnasse quindi i quattro ragazzi ci hanno proposto di andare a dormire da loro.” Roberta, l’amica della presunta vittima svela il primo tentato approccio già in discoteca: “Me ne stavo sulle mie perché sono un po’ timida. Silvia è più estroversa. Ad un certo punto ho visto che Ciro aveva provato a baciare Silvia sul divanetto, ma subito dopo Silvia lo ha respinto come se non condividesse lo stesso interesse di Ciro".

Una volta arrivati nella villa dei Grillo ci sarebbe stato il primo tentativo di approccio sessuale completo. Silvia racconta ai carabinieri così: “Gli dicevo che non volevo farlo ma lui mi spingeva la testa e la indirizzava sul suo p**e. Nel frattempo mi diceva ca**a apri la bocca e mi chiedeva di fargli sesso orale. Inizialmente cercavo di respingerlo lui mi toglieva i pantaloncini e le mutande, io mi dimenavo perché non volevo. Ma non riuscivo a contrastarlo perché non mi sentivo bene. Poi mi ha spinto sotto la doccia e aperto l’acqua infine mi ha penetrata. Per due volte gli ho detto di smetterla, che era un animale, uno str***o ma lui ha continuato a tenermi i capelli", queste le parole della ragazza che racconta il primo presunto stupro subito da Francesco Corsiglia. Ma al peggio non c’è limite e dai racconti dell’amica della ragazza emergono anche dei commenti poco felici. Mentre nella stanza da letto si consumava il rapporto, l’amica in stato di dormiveglia e intontita dall’effetto dell’alcol dice di ricordare qualcosa: “Ciro Grillo urlava ad un altro nel corridoio, era arrabbiato perché Silvia era in camera con qualcuno. Io ho subito pensato a Corsiglia, diceva: io me la sono portata a casa per me la volevo sco****e invece se la sta sco***o lui. L’amico provava a calmarlo e gli diceva: “tanto era brutta ne troviamo un’altra domani”.

 

 

 

Ma la mattina seguente la situazione degenera ancora di più, e avviene il secondo stupro di gruppo. Silvia racconta: “Sul tavolo c’era un bottiglia di vodka dall’odore strano. Vittorio Lauria si alza, mi afferra con forza la testa, sentivo che mi girava la testa dopo aver bevuto. Vengo di nuovo spogliata contro la mia volontà Vittorio mi spingeva il pe*e in bocca spingendomi la testa mentre gli altri mi hanno messa in posizione di quadrupede. Uno di loro alle spalle iniziava a penetrarmi, sentivo che si chiamavano per nome tra di loro e si dicevano: ora tocca a me dai spostati!”. Poi continua: “Sentivo che si davano il cambio mentre uno mi penetrava gli altri due mi stavano intorno, mi toccavano il seno ricordo che uno di loro mi sbatteva il pe*e in erezione sulla schiena. Poi mi colpivano con schiaffi forti alle natiche e alla schiena. Nel frattempo, Vittorio continuava a mantenermi per i capelli col suo pe*e in bocca”. Infine, la ragazza stremata racconta di non vedere più nulla: “Mi girava la testa e continuavo a cadere in avanti. Ho visto nero non ricordo più nulla, e ho perso conoscenza”.

 

 

 

 

 

 

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