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Consiglio di Stato, bufera sul presidente. Filippo Patroni Griffi: "Sono io che ho denunciato"

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Avrebbe fatto pressioni su un avvocato per favorire un’amica e adesso l’ipotesi di reato è induzione indebita. I pm di Roma hanno iscritto Filippo Patroni Griffi, presidente del Consiglio di Stato, nel registro degli indagati. A riportare la notizia in esclusiva è Il Domani in edicola venerdì 23 aprile.

"Anche Piero Amara sarebbe indagato per lo stesso reato" scrive Emiliano Fittipaldi. Nel mirino anche l’avvocato dalle cui dichiarazioni è nata l’inchiesta. Ma il giudice finito sotto la lente dei magistrati si difende dall'accusa e denuncia: "Non lo conosco, è solo una calunnia". "Secondo le sue dichiarazioni - scrive online Il Domani anticipando l'esclusiva - Patroni Griffi gli avrebbe chiesto durante un incontro a un ristorante di non licenziare la donna, assunta tempo prima su richiesta di Fabrizio Centofanti".

Ma il caso sarebbe esploso proprio dopo l'esposto in Procura presentato, a gennaio scorso dallo stesso presidente che ha appreso dell’indagine dal quotidiano Il Domani. L’esposto per calunnia appunto contro l'avvocato Amara. Solo dopo la querela di Patroni Griffi è scattata l’indagine, un atto dovuto della Procura.

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