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Irregolarità a bordo, scatta il fermo della Open Arms. Ma per la Ong è una "vendetta" per Salvini...

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La nave Open Arms è in fermo amministrativo nel porto di Pozzallo, in Sicilia, per "deficienze nel campo della sicurezza della navigazione e della tutela dell’ambienta marino". E dopo aver festeggiato per il rinvio a giudizio di Matteo Salvini a Palermo la Ong catalana parla incredibilmente di "vendetta" delle autorità italiane. 

 

I controlli sono scattati sabato sera quando la nave è stata sottoposta dalla Guardia costiera a una ispezione di 17 ore, riporta La Stampa, che si è conclusa con il rilevamento di alcune irregolarità che hanno determinato l'emissione del provvedimento di fermo che impedisce allo scafo di lasciare Pozzallo, dove è attraccata dallo scorso 15 aprile per completare il periodo di quarantena necessario dopo l’ultimo salvataggio di migranti.

 

I militari della Guardia costiera provenienti da Genova si sono presentato per un'ispezione "Port state control" come è normale per le navi di nazionalità diversa da quella italiana. Nella lunga e approfondite ispezione sono state trovate "alcune deficienze nel campo della sicurezza della navigazione e della tutela dell’ambienta marino. Cose superabili, da rettificare facilmente" scrive La Stampa che chiarisce che le irregolarità non riguardano l'attività di soccorso.

 

Lo stop è vincolato alla risoluzione delle "deficienze" riscontrate, definite "superabili", eppure sufficienti a far gridare alla rappresaglia il fondatore di Open Arms Oscar Camps. "17 ore di severissima ispezione da parte di una squadra di 'specialisti' inviati da Genova dalla Guardia costiera italiana, per provare a giustificare il fermo della nave nel porto di Pozzallo, dopo 14 giorni di quarantena ingiustificata. Vendetta?", scrive il fondatore della organizzazione non governativa. 

 

 

"Da ieri Open Arms è sotto sequestro nel porto di Pozzallo a causa di numerose irregolarità scoperte dalla Guardia Costiera. Ma a processo ci vado io... Avanti a testa alta, il tempo è galantuomo", scrive su Twitter Matteo Salvini sottolineando il paradosso. 

La parole di Camps fanno indignare il partito di  Salvini. "Da Oscar Camps insinuazioni gravissime. Ipotizzare che i controlli della nostra Guardia Costiera sulla sua Open Arms siano stati il frutto di una ’vendetta' è vergognoso e lesivo dell’onorabilità delle nostre istituzioni. Per l’ennesima volta, questa ong si reputa al di sopra delle leggi italiane. Ma a processo ci va Matteo Salvini, che da Ministro dell’Interno ha difeso i confini nazionali da immigrati clandestini traghettati illegalmente nel nostro Paese da personaggi squallidi", dichiara il deputato siciliano della Lega Nino Germanà. 

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