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Aveva 430 case tutte sconosciute al fisco. Confiscati 40 milioni all'imprenditore romano

Augusto Parboni
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Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo. Proprio qui aveva costruito il suo impero, per un valore di 40 milioni di euro. Pari a 430 immobili, tra appartamenti, garage, terreni e fabbricati commerciali. Ma ora tutto questo «tesoro» è stato sequestrato e non è quindi più nella disponibilità dell'imprenditore Fabrizio Amore, di 64 anni. Si, perché la Guardia di Finanza, cioè gli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico -Finanziaria di Roma, hanno eseguito il decreto, su richiesta della procura romana, disposto dalla sezione Specializzata Misure di Prevenzione. L'imprenditore romano, attivo nel mondo delle costruzioni, secondo le Fiamme Gialle, avrebbe utilizzato, per circa venti anni, un preciso metodo per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati in acquisizioni patrimoniali riferibili a società utilizzate come «schermo giuridico» e intestate a compiacenti «prestanome».

 

 

Nelle oltre 160 pagine di decreto di sequestro i giudici parlano di «pericolosità sociale manifestatasi ininterrottamente quanto meno dal 1996 al 2015», si legge nel provvedimento. Ma non finisce qui. In base agli accertamenti negli anni degli inquirenti, sarebbe emerso che l'uomo ha costituito e gestito una complessa galassia societaria, la cui riconducibilità all'effettivo dominus delle imprese italiane «era ostacolata dall'interposizione fittizia di soggetti giuridici ubicati all'estero (tra l'altro, nelle Isole Vergini Britanniche, a Panama, in Lussemburgo e in Svizzera) al fine di far confluire su conti correnti oltre confine rilevanti disponibilità finanziarie frutto delle frodi fiscali e bancarotte poste in essere in Italia».

 

 

Al costruttore, tra l'altro,  sono state sequestrate anche alcune vetture, come una Range Rover, una Porsche 911 S cabrio e un'Alfa Romeo Giulietta Sprint. Sequestrati anche conti correnti, libretti di deposito al portatore, contratti di acquisto di titoli di Stato, obbligazioni, certificati di deposito, assicurazioni, accessi presso istituti di credito pubblici o privati, casse rurali, società assicurative, finanziarie o fiduciarie e società di intermediazione immobiliare. Amore, in passato, secondo quanto ricostruito dalla Finanza, è stato coinvolto in varie vicende giudiziarie (relative anche ad appalti pubblici) e arrestato, nel 2015, per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato. Ora il suo impero è nelle mani della magistratura.

 

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