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Tana per Repubblica, chi è la "triste villeggiante" di Portofino. Beccati sui social

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La signora come tanti italiani vive reclusa, seppur in un angolo di paradiso come Portofino. Ma l'intervista, uscita su Repubblica, alla villeggiante che suo malgrado si sente "prigioniera" nella seconda casa, come recita il titolo, non fa discutere solo perché tanti connazionali sono costretti al lockdown stipati nelle case popolari o in povertà ma per il nome (lungo e altisonante) e la "dinastia" a cui appartiene la donna intervistata. Particolare che il quotidiano ha omesso e per questo è scoppiata la polemica sui social. Ma chi è Antonella Camerana?

 

"Qui non si vede nessuno, c'è il deserto", lamenta Camerana, che racconta al giornalista come vive la zona rossa vista piazzetta. La donna viene presentata come presidente dell'ente benefico Missione Sogni onlus e frequentatrice abituale di Portofino. Appare triste ed emozionata per la "calma innaturale" del borgo marinaro amato dai vip che però "è pur sempre Portofino, c'è il mare e poi c'è la natura". Certo, "mi piace molto di più la Portofino normale, amo la gente, i bar aperti, dove incontri gli amici. Anche qui vedere questo vuoto, è molto deprimente. Mi alzo, non vado nemmeno in piazzetta, sto con la mia famiglia, magari vedo un'amica", racconta la donna. 

 

Insomma, un articolo di cuore, la pandemia vista dagli occhi di un'italiana, magari benestante, ma come tanti altri. A notarlo è stata una giornalista economica, Giovanna Faggionato, che su Twitter ha spiegato che "su Repubblica si sono dimenticati di dire che la triste villeggiante di Portofino, contessa Antonella Carnelli de Micheli Camerana, fa parte della dinastia famigliare azionista di Exor-Fca. Nicolò Camerana è responsabile sviluppo dell'area Emea di Fca Stellantis".

 

Un piccolo particolare, dal momento che il quotidiano fa parte del gruppo GEDI a sua volta parte del gruppo Exor. "E a chi in questo momento soffre di amnesia ricordiamo che Exor è l’editore di Repubblica", rimarca a scanso di equivoci la giornalista. Sui social le ironie hanno presto superato l'indignazione. Ma quanto è triste Portofino? 

 

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