Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Agorà, Massimo Galli furioso fa la pelle alla Quartapelle. "Governo debole", così massacra la dem

  • a
  • a
  • a

Un Massimo Galli "come non si vedeva da tempo", sottolinea Luisella Costamagna ad Agorà su Rai tre giovedì 1 aprile. Perché il professore dell'ospedale Sacco di Milano è furioso per la riapertura delle scuole decisa dal governo di Mario Draghi col nuovo decreto Covid.

 

"Perdonatemi, nel momento in cui bambini non vaccinati vanno a scuola non si può arginare l'infezione. Aprire le scuole è profondamente sbagliato, si sono pentiti anche i francesi. E non è casuale che gli inglesi hanno chiuso quando intensificavano i vaccini", attacca Galli visibilmente deluso. 

 

"Speriamo che questo errore non abbia conseguenze troppo gravi - ribadisce - È opportuno almeno iniziare i programmi di rilevazione del virus.... "  Si è parlato di test salivari ai bambini delle materne, ricorda la conduttrice. "Esattamente. Si può fare? Sono possibili, in tutto il mondo ci si è attivati per capire se e quanto funzionano. Le varianti come quella inglese, ora dominante, si trasmettono molto velocemente tra bambini e adolescenti, a scuola come ai giardinetti. Ma vedo un atteggiamento di guardia abbassata. Potete dire quello che volete, ma questo non è un provvedimento preso con criterio scientifico" dice Galli che parla di scelta ideologica

 

In collegamento c'è Lia Quartapelle del Pd, chiamata a difendere il governo dalla sfuriata del professore. "Io capisco il punto di vista di un epidemiologo ma il governo ha considerato anche i costi psicologici e formativi..." argomenta ma Galli non si tiene e interrompe la dem: "È il solito discorso di contrattazione con il virus, che però non tratta. È un atteggiamento di debolezza. Diamo una mano, per carità, ma questo è un problema e di errori questo governo, che ho salutato con favore quando si è insediato, ne ha già fatto diversi, e tutti per debolezza".

Gli esempi non mancano, "a partire dalla sospensione del vaccino AstraZeneca" dopo lo stop tedesco per i casi di trombosi e la successiva "riabilitazione" del farmaco, dice Galli. "Ma la politica quando fa sbaglia, non c'è una ricetta giusta, cerchiamo di tenere insieme tutto", abbozza una replica la Quartapelle. 

"Alla base della mia rabbia c'è questo, anch'io ho i nipoti, andare da na parte mentre gli altri vanno dall'altra è incredibile", continua a ribadire Galli che non salva nessuno. "Non ho mai creduto alla sistemazione veloce delle cose. Ogni volta sembra che io sia quello del pessimismo e delle docce fredde, ma i dati sono quelli. Bisogna vedere che cosa succede dopo Pasqua e che impatto avranno questi giorni", afferma il professore. 

Dai blog