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Dati pesantissimi e caos vaccini, la bomba di Guido Bertolaso: tutta Italia verso la zona rossa

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I dati sono allarmanti e una bella fetta della regione è in zona arancione rafforzato. Guido Bertolaso, consulente di Regione Lombardia per la campagna vaccinale, avrebbe "molti motivi per essere avvilito oggi, due province sono in zona rossa e molte rianimazioni sono piene di casi Covid. L’ospedale in Fiera ha 57 ricoverati in rianimazione e poi Brescia ne ha 30. Le statistiche sono molto pesanti, oltre al problema delle convocazioni per gli over 80 con il sistema che continua a funzionare male e a creare equivoci e ritardi", ha detto l'ex capo della Protezione civile ai giornalisti durante una conferenza stampa a Palazzo Pirelli.

 

Una china preoccupante, per Bertolaso, anche fuori dai confini regionali. "La Lombardia si sta avvicinando verso una zona arancione rossa o arancione rafforzata? A me sembra che tutta l’Italia, tranne la Sardegna, si sta avvicinando a passi lunghi a questa situazione",  ha detto a Palazzo Pirelli. "È ovvio - ha aggiunto - che la Lombardia essendo regione cardine del Paese e avendo vissuto quello che ha vissuto è più vulnerabile rispetto ad altre Regioni ma non sono più preoccupato per la Lombardia rispetto ad altre Regioni".

 

Quindi ha sottolineato: "È fuori discussione che bisogna vaccinare, questo è il punto. L’ho detto anche ai miei colleghi, al terzetto straordinario che da Roma ci deve guidare a cogliere queste sfide. Loro stanno lavorando ventre a terra, qui bisogna correre. Bisogna andare a Bruxelles, battere i pungi sul tavolo, ci vuole anche un po' di aggressività rispetto alle. istituzioni internazionali. C’è da fare un grosso lavoro sul quale credo tutti siano impegnati a livello di governo".

 

La terza ondata sembra già realtà e i dati fanno paura. Tempo una decina di giorni o un paio di settimane e il numero delle vittime per il Covid salirà dai circa 280 decessi quotidiani a una media di 340 morti al giorno: è questa  la previsione di Giovanni Sebastiani, matematico dell’istituto applicazioni calcolo del Cnr, il Centro nazionale delle ricerche. Intervistato dalla AdnKronos lo scienziato del Cnr rileva che "in base ai calcoli effettuati sulle curve delle terapie intensive e dell’incidenza dei decessi, sempre che le condizioni epidemiologiche non cambino, fra 10-14 giorni, avremo un’incidenza media della mortalità uguale a circa 340 decessi al giorno a fronte dei 280 decessi in media calcolati ieri". Un'inerzia che potrà essere arrestata solo con un'accelerazione della campagna di vaccinazione.

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