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Controlli "tripli" all'aeroporto di Bologna: in centinaia assembrati al chiuso

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Bloccati a centinaia per ore in un luogo chiuso. Controlli a rischio Covid all'aeroporto Bologna dove domenica sera i passeggeri provenienti da Paesi extra europei, circa 400 persone, si sono trovate in fila al controllo passaporti in un unico ambiente chiuso, senza possibilità rispettare il distanziamento sociale. A pubblicare le testimonianze delle passeggeri è Bologna Today: "Ci sono volute due ore prima che riuscissi a uscire (...). Un uomo a un certo punto ha chiamato la Polizia di Frontiera, cosa che poi ho fatto anche io sperando potessero mandare degli altri poliziotti", dice un testimone. 

Ma perché si è verificata una situazione così rischiosa? Secondo quanto si apprende a sommarsi al controllo di Frontiera e a quello Covid-19, ovvero l'acquisizione delle autocertificazioni che andranno alle ASL, all'aeroporto di Bologna c'è un'altra procedura: l'inserimento da parte di un agente dei dati del passeggero che deve fare la quarantena nella banca dati della Polizia nel terminale denominato COPE, procedura che rallenta notevolmente le verifiche. Disposizione che secondo quanto si apprende non è originata da nessuna circolare dal momento che i nominativi dei passeggeri che dovrann fare la quarantena vanno segnalati all'Asl. 

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