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Il cardinale Bassetti positivo al Covid. La Cei: vive il momento con coraggio

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 Il Coronavirus bussa anche alle porte dei vertici della Chiesa italiana. A essere risultato positivo è il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti. L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve ha 78 anni. La conferenza episcopale non precisa quali siano le sue condizioni, ma assicura che sono costantemente monitorate: «Il cardinale vive questo momento con fede, speranza e coraggio», si legge in una nota inviata nel tardo pomeriggio. Sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti.

Anche il piccolo Stato Città del Vaticano, nonostante protocolli ferrei, è stato colpito dalla seconda ondata di pandemia. Nelle ultime settimane, sono rimasti contagiati tre residenti, 13 guardie svizzere e un funzionario della Segreteria di Stato che vive a Casa Santa Marta, residenza di Papa Francesco.

L’Annona, il supermercato, e il magazzino della Lev, la casa editrice vaticana, sono chiuse da venerdì e per dieci giorni per quarantena e sanificazione. Ieri il reverendo Augusto Zampini, della commissione Covid voluta dal Papa ad aprile, si è detto molto preoccupato per la situazione. Lo stesso Pontefice ha fatto un uso contingentato della mascherina in pubblico fino a qualche giorno fa. Ma a 83 anni e con l’asportazione di parte del polmone dopo una malattia in gioventù, potrebbe essere ad alto rischio di complicazioni con una eventuale infezione da Covid-19. «Ha iniziato a usare la mascherina ora», ha confermato Zampini ai giornalisti. «E spero che la userà in pubblico, quando sarà vicino alla gente. Se si è in uno spazio aperto, sappiamo che è diverso. Ma ci stiamo lavorando».

Oggi, come anche nelle udienze precedenti, Francesco non ha fatto il giro dei fedeli prima dell’udienza generale. «Mi piacerebbe tanto scendere e salutare ognuno, ma dobbiamo mantenere le distanze perché se scendo si crea un assebramento per salutarmi e questo è contro le precauzioni che dobbiamo avere davanti a questa signora che si chiama Covid e che ci fa tanto male», ha spiegato ai pellegrini riuniti in Aula Paolo VI. «Per questo scusate se non scendo da qui, ma vi porto nel cuore tutti. A distanza - ha detto, ringraziandoli per la comprensione - si può pregare comunque l’uno per l’altro».

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