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Parrucchieri e centri estetici restano aperti, il governo riflette su palestre e piscine

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Parrucchieri e centri estetici non dovrebbero essere toccati dal nuovo Dpcm, mentre per le palestre e le piscine l’opzione chiusura per l’emergenza coronavirus resta in piedi. È quanto trapela da fonti di governo, mentre si sta lavorando alle nuove misure e a breve inizierà una nuova riunione del Cts, convocata alle 17. Al vaglio sono inoltre gli sport di contatto dilettantistici, su cui sono attese nuove norme, anche relativamente all’affluenza di pubblico negli impianti sportivi.

L’Aicast, Associazione Industria Commercio Artigianato Servizi e Turismo, attraverso il presidente nazionale Antonino Della Notte, ha scritto ad alcuni ministri del Governo in carica per evidenziare l’allarme nel comparto dell’estetica maschile e femminile. Le preoccupazioni scaturiscono dalla paventata chiusura dei centri che sarebbe oggetto di discussione nell’ambito di nuovi provvedimenti per arginare l’epidemia da Covid-19.

«L’ipotesi della chiusura di parrucchieri, barbieri e centri estetici è inaccettabile - ha spiegato Della Notte -. Sono le stesse attività che già hanno subito forti perdite nei mesi passati e sono quelle che comunque si sono adoperate con l’acquisto di Dpi, prenotazioni e, in alcuni casi, ristrutturazioni per garantire spazi e servizi in sicurezza. Le categorie, allarmate, si stanno organizzando, per protestare contro queste ipotesi sciagurate».

«È necessario - conclude - ragionare sul fatto che queste attività non producono assembramento in quanto sono gestite su prenotazione. Magari si possono mettere in campo più controlli per essere sicuri che tutti adottino i protocolli adeguatamente. Chiudere le attività, alcune volte unica fonte di guadagno per intere famiglie sarebbe una vera tragedia. Che bisogna scongiurare assolutamente».

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