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L'Aria che Tira, la verità sulla quarantena di 7 giorni in Francia. Pregliasco spiega perché

Giada Oricchio
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La Francia dimezza la quarantena per Coronavirus e l'Italia ci pensa. Il virologo Fabrizio Pregliasco, in collegamento con Myrta Merlino, conduttrice di "L'Aria che Tira" su LA7, apre alla riduzione dei giorni di quarantena da 14 a 7 giorni. Pregliasco ha spiegato: "Non è stata la Francia ad avere l'idea, non sono più bravi di noi, sono più veloci. Il dimezzamento del periodo di quarantena era stato già notato dal CTS americano. Nei primi 5 giorni la carica del Covid-19 è alta e siamo più contagiosi, ma già al termine di una settimana il virus perde forza. È un'evidenza empirica. Quindi sì, ne stiamo parlando anche noi in Italia perché ci sono dei dati in questo senso e perché favorirebbe l'adesione alla quarantena. Dal punto di vista dei lavoratori, una settimana è meno impegnativa di 14 giorni.

C'è ancora necessità di alcuni riscontri ma si può pensare a questo accorciamento della quarantena. I test seriologici? Non ci danno la patente di immunità. Sono importanti i tamponi rapidi. Sono fondamentali per la necessità di individuare i casi, avere un maggior controllo e di conseguenza una minore contagiosità". 

Fabrizio Pregliasco ha chiarito anche il momentaneo stop al trial sul vaccino: "Non tutto è perduto. È normale in uno studio clinico che ci sia qualche stop, è successo anche a me, ma non significa che è finita. I dati ci dicono che il paziente volontario ha un'infiammazione al midollo spinale e bisogna capire se è correlata o no al vaccino. Potrà ritardare un po', ma non è detto che la sperimentazione sia da sospendere. Potrebbe non essere un intoppo decisivo, ma trattarsi di un fattore esterno. Un problema è un classico in tutte le sperimentazioni dove c'è massima attenzione a ogni particolare". 

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