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La parola definitiva dello scienziato: "Morire di Coronavirus? Ormai è quasi impossibile"

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Giuseppe Remuzzi: "Basta con l'ansia da contagio, l'autunno sarà migliore di quanto pensiamo"

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Rischiare di morire per il Coronavirus? E' ormai un'eventualità più che remota. A sostenerlo non è un negazionista, ma Giuseppe Remuzzi, 71 anni, direttore dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs. In un'intervista al Corriere della Sera, Remuzzi - già direttore del Dipartimento Pubblico-Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti di Bergamo e Istituto Mario Negri) - pronuncia parole lapidarie sull'ansia da contagio: «Oggi i dati ci dicono che il rischio di infettarsi è simile a quello di cadere in motorino e minore di quelli che si corrono durante una immersione subacquea. Quarantaquattro probabilità su un milione. E all’interno di questo dato, una possibilità su cento di morire, e una su cento di avere danni di lungo termine. Stiamo parlando di questo. A febbraio e marzo era ben diverso. Eravamo nel pieno della fase epidemica».

E' per questi motivi che Remuzzi invita tutti a mantenere il buonsenso - rispettando quelle regole, dalla mascherina al distanziamento, necessarie per evitare rischi - ma al tempo stesso a evitare l'ansia da contagio. "Sarà un autunno migliore di quello che tanti pensano" conclude.

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