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Suicidio Roma, Champions più lontana

Gol di El Shaarawy, replica Romero. Mirante para un rigore a Sanabria

Davide Di Santo
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La Roma non va oltre l'1-1 in casa del Genoa nel posticipo della 35/a giornata di Serie A e vede complicarsi tremendamente la rincorsa ad un posto in Champions League. È successo proprio quello che Ranieri e i tifosi giallorossi temevano: l'Atalanta che vince in casa della Lazio e la mancata vittoria di Dzeko e compagni a Marassi. Roma che scivola a -3 dai nerazzurri orobici a tre giornate dalla fine, con il rischio di vedersi domani sera agganciati anche dal Milan a quota 59 punti. Punto d'oro, invece, quello conquistato dal Genoa che tiene a distanza l'Empoli ora a -4. Partita sempre sul filo dell'equilibrio: non basta il gol di El Shaarawy alla Roma, che nel finale rischia anche di perdere. Dopo il pari di Romero, infatti, il Genoa fallisce un rigore con Sanabria. Nel Genoa, Prandelli cambia modulo e schiera un 4-3-3 con Lapadula, preferito a Pandev, al fianco di Kouamé e Bessa. Sul fronte opposto Ranieri ritrova, dopo la squalifica, Cristante e Zaniolo da titolari. Solo panchina per Pastore, è Pellegrini a fare il trequartista dietro a Dzeko. Avvio di gara a bassi ritmi, con le due squadre che si studiano. Più manovriera la Roma, mentre il Genoa è bravo a difendersi per poi cercare di servire le punte con palle lunghe a scavalcare la retroguardia giallorossa. Sono proprio i ragazzi di Prandelli a sfiorare per primi il vantaggio con un palo clamoroso di Veloso su calcio piazzato. Il regista portoghese ci riprova poi ancora dalla distanza con un sinistro di poco altro, mentre ghiotte le occasioni sciupate in contropiede prima da Kouame e poi fa Lapadula. Roma pericolosa solo con un colpo di testa di Fazio, su angolo di Pellegrini, su cui compie un autentico miracolo. Difese non proprio impeccabili, visto che prima dell'intervallo fioccano le occasioni: per Lapadula due volte, Radovanovic e Romero da una parte, per Kolarov, Dzeko e Pellegrini dall'altra. Nella ripresa parte meglio la Roma, pericolosa con un sinistro di Zaniolo respinto da Radu. Poi, però, è di nuovo il Genoa a sfiorare il vantaggio a ripetizione con Lapadula in almeno tre circostanze. Ranieri prova a correre ai ripari, inserendo Schick per Pellegrini e poi Kluvert per Zaniolo. I giallorossi tornano ad affacciarsi dalle parti di Radu con un colpo di testa di Dzeko. Prandelli replica inserendo Pandev per Lapadula, vista la scarsa lucidità sotto porta dell'attaccante. Nel finale succede di tutto: all'82' l'ex El Shaarawy trova il gol del vantaggio per la Roma con un gran diagonale sinistro al volo su palla prolungata di testa da Dzeko. Il Genoa però non molla e al 91' trova il meritato pareggio con un colpo di testa di Romero su calcio d'angolo di Veloso. In pieno recupero, infine, i rossoblu hanno una clamorosa occasione per vincere la partita ma il neo entrato Sanabria si fa parare un rigore da Mirante al 96'. Penalty concesso per un fallo dello stesso portiere sullo stesso attaccante genoano.

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