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Di Francesco avverte la Roma: basta alti e bassi, con il CSKA voglio una vittoria

Erika Menghi
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Forte della rinnovata fiducia della società, Eusebio Di Francesco non fa troppi giri di parole in conferenza stampa alla vigilia della terza gara del girone di Champions League contro il Cska Mosca e confida di essere «tormentato dai troppi alti e bassi» della sua squadra, che non riesce a trovare la continuità che cerca. «Spesso – l'analisi del tecnico della Roma – usciamo troppo facilmente dalla partita nelle difficoltà, dobbiamo maturare e non perdere il filo conduttore che poi ci permette di riprendere le partite o di andarle a vincere. Contro la Spal abbiamo dimostrato di essere superiori per gran parte del primo tempo, in quei casi bisogna approfittarne. Non possiamo essere felici dopo una sconfitta del genere in casa, ma abbiamo la grande fortuna di poter giocare domani una sfida importantissima e cercare di ritornare a vincere, possiamo fare subito qualcosa di importante perché è fondamentale. Non c'è tempo per le chiacchiere, dobbiamo ritrovare noi stessi e mettere in campo la cattiveria e la determinazione dimostrata nell'ultimo periodo, tranne nell'ultima gara». Uno sforzo in più si chiede al leader dell'attacco Edin Dzeko, che «deve essere uno dei nostri protagonisti», un sacrificio sarà fatto dagli acciaccati De Rossi e Kolarov, pronti a tornare titolari per trascinare la squadra: «Se tutto sarà a posto saranno tutti della partita». Loro sì, a differenza del fragile Pastore, che per la terza volta su tre rinuncia alla Champions per colpa di un infortunio al polpaccio. Stoccatina finale dell'allenatore ai giovanissimi: «Prendiamo i tre 1999, Zaniolo, Kluivert e Pellegrini, sono arrivati dalla nazionale e hanno preparato in due giorni la partita che si dovrebbe preparare anche dal punto di vista mentale la settimana prima. Ci sono dei passaggi a vuoto perché il giovane passa da prestazioni meno buone a una preparazione non giusta per diventare un buon giocatore. Noi però siamo la Roma e siamo costretti a vincere, qui non ti puoi permettere tanti passi falsi. Chi non regge questo atteggiamento alla lunga è out, con me non giocherà più. Do a tutti una possibilità, ma come la do la posso anche togliere». Baby avvisati.

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