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La Roma spazza via la Samp e ai quarti affronterà il Cesena

Nainggolan

Katia Perrini
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Un avvio sottotono, un aiutino dalla fortuna sotto forma di palo centrato da Muriel, quindi una lenta ma inesorabile crescita e una marea che man mano ha sommerso le velleità della Sampdoria. La Roma vola ai quarti di Coppa Italia in maniera convincente e meritata: quattro splendidi gol (Nainggolan apre e chiude, Dzeko ed El Shaarawy) e due legni (Paredes e Dzeko), in più il ritorno di Mario Rui e una difesa che, nonostante qualche insolito svarione di Fazio, nel 2017 è ancora inviolata. Note liete per Spalletti, che vede spianata la strada verso la semifinale: prossimo ostacolo, sempre nel fortino dell'Olimpico, il Cesena, unica di B ancora in corsa. Buona la partenza doriana: Muriel semina Fazio, perno della difesa a tre completata da Rudiger e Juan Jesus, e sull'uscita di Alisson, sostituto di Coppa di Szczesny, centra in pieno il palo. Muriel fa coppia d'attacco con Budimir, alle loro spalle Bruno Fernandes; riposa Torreira, regia affidata a Cigarini. Anche per Spalletti poco turnover: Paredes rileva Strootman, si vede per la prima volta da titolare Mario Rui, mentre Nainggolan ed El Shaarawy agiscono alle spalle di Dzeko. La Roma soffre la rapidità della Samp, sbaglia troppi appoggi (Alisson attento su Budimir) ma sfiora il vantaggio con un autentico pezzo di bravura di Paredes: destro al volo da fuoriarea e traversa piena a Puggioni battuto. È la scossa che la Roma aspettava, perchè dalla mezz'ora in poi la Samp ci capirà poco. Inizia El Shaarawy con un paio di iniziative senza mordente, poi ancora Paredes (Puggioni attento), quindi la sblocca Nainggolan: è il 39' quando il belga, servito dall'assist involontario di Silvestre, si inventa una parabola imprendibile per il portiere blucerchiato. Roma in vantaggio e la Samp, colpita nel vivo, rischia di capitolare nuovamente perché la banda Spalletti ha ingranato le marce alte: Peres per Nainggolan, tacco a smarcare El Shaarawy, impreciso. Poi ancora il Faraone: Puggioni c'è. Prima dell'intervallo, ancora Nainggolan al tiro: fuori di un nulla. La Roma riparte da dove aveva finito, mettendo un macigno sulla qualificazione: El Shaarawy innesca Dzeko e il bosniaco, fin lì in ombra, col mancino firma il 2-0 sull'uscita di Puggioni. Trovato il gol, Dzeko si scatena: palo su corner, poi chiama Puggioni all'ennesimo intervento. Al 60' si rivede la Samp: Djuricic vince un paio di rimpalli, Fernandes per Budimir che fallisce col sinistro la possibilità di riaprire i giochi; sul capovolgimento di fronte, fantastico tris giallorosso: lancio di Dzeko per El Shaarawy, che resiste a Berezynski e firma il 3-0 con un superbo pallonetto. Arriva il momento di Totti e l'Olimpico non aspetta altro che un gol del suo capitano: Puggioni non ci sta mentre Perotti manca il poker di un nulla. Al 90' arriva la doppietta di Nainggolan, di testa, ispirato da Perotti. Una lezione forse fin troppo severa per la Samp, ma quanto è bella questa Roma.

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