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L'IRCCS San Raffaele in testa alla gestione dello scompenso cardiaco in Europa

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Con la nomina di Giuseppe Rosano a Presidente e Maurizio Volterrani a Segretario dell’HFA (HeartFailureAssociation), l’IRCCS San Raffaele acquisisce un ruolo di primo piano nella sfida allo scompenso cardiaco. Rispettivamente Responsabile della ricerca preclinica e traslazionale dell’area cardiovascolare e Responsabile del Centro per la diagnosi e cura dello scompenso cardiaco presso l’Istituto di ricerca romano sono stati eletti nel corso dell’edizione 2022 di ESC Congress, il meeting annuale dell’European Society of Cardiology. Si tratta dell’evento più importante al mondo in ambito cardiologico svoltosi dal 26 al 29 agosto a Barcellona.

“Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico che si occupano di cardiologia avranno un ruolo strategico e fondamentale in questo contesto - sottolinea Rosano - non solo in relazione alla diagnosi ma anche al trattamento farmacologico e riabilitativo. In primis, gli antesignani della riabilitazione nel paziente scompensato come l’IRCCS San Raffaele che con il Centro per la diagnosi e cura dello scompenso cardiaco rappresenta un’eccellenza italiana sia per la qualità dell’assistenza che per i percorsi all’avanguardia sviluppati anche tramite la tecnologia più avanzata”. Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale negli ultrasessantacinquenni, anche per questo è considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo. A soffrirne in Italia sono circa 600.000 persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età (dopo i 65 anni arriva al 10% circa). “Metteremo in atto sin da subito strategie decisionali innovative - spiega il neo Presidente - che anticipino la diagnosi anche attraverso l’utilizzo estensivo dei marcatori bioumorali e guidino la prognosi e le scelte terapeutiche con l’obiettivo di garantire a tutti i pazienti entro il 2030 i trattamenti farmacologici raccomandati dalle linee guida che riducono mortalità e ospedalizzazione”.

 

 

 

 

In tutto il mondo occidentale la prevalenza di scompenso cardiaco è in aumento, alla base di questo fenomeno vi è probabilmente sia l’incremento della durata media della vita sia l’aumentata sopravvivenza dopo un evento coronarico acuto. La medicina generale assume un ruolo essenziale nella prevenzione, diagnosi, trattamento e gestione complessiva della malattia, mediante l’integrazione multidisciplinare di diverse competenze, a seconda della fase della malattia e dei bisogni specifici della persona. “Punteremo sulla promozione, formazione e riorganizzazione in maniera innovativa della metodologia legata all’educazione medica scientifica anche attraverso la partecipazione attiva del paziente e del caregiver", conclude Maurizio Volterrani dell’IRCCS San Raffaele.

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