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Lo sfogo di Ruotolo: "Il lavoro in Senato mi distrugge". E quella bomba su De Luca...

Il giornalista neo eletto: "Dicevano che qui non si faticava. E invece..."

Fosca Bincher
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Giovedì 3 settembre nel transatlantico del Senato appare all’improvviso Sandro Ruotolo, neo senatore dopo le suppletive di Napoli ed ex primo collaboratore di Michele Santoro in tutti i suoi programmi. Ha un vestito elegante, ma palesemente sotto misura, tanto che la camicia si strappa e lascia scoperto uno scampolo di pancia. Pare distrutto dalle prime settimane di esperienza parlamentare.

“Dicevano che qui non si lavora, invece è l’esatto opposto. Io ero abituato a fare due mesi a mollo al mare d’estate. Sai quanto sono state lunghe le mie vacanze? 11 giorni in tutto! E al ritorno subito una fatica dietro l’altra... Purtroppo sono nella commissione Affari costituzionali, e lì ci sono i decreti che contano. Avevamo da esaminare 1.500 emendamenti. Primo giorno fino alle undici di sera. Poi due giorni fino all’una di notte. C’era ancora una seduta e non ce la facevo proprio più. Ho chiesto a una collega del gruppo misto, Paola Nugnes, ex grillina, se almeno quella seduta poteva sostituirmi perché non reggevo più. Lei è stata gentile, ma l’ha fatto. Poveretta, sai a che ora è terminata quell’ultima seduta? Alle 6 del mattino! Un colpo di fortuna per me”.

Ruotolo peró è riuscito a smarcarsi da altri gravosi impegni: “sai, cerco di fare il senatore del territorio. Ma sono stato eletto da tutta la coalizione di centrosinistra. E ognuno mi chiama per fare la campagna elettorale per le regionali. Ho avuto l’ottima idea di dire al primo che non potevo per impegni precedenti, così ho la scusa buona per tutti gli altri. Non sono andato per Tizio, se poi vengo per Caio allora offendo, no? Anche perché la campagna elettorale è per Vincenzo De Luca, capisci?...”.

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