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Cecchetto, il Festival e quella gaffe di Mike Bongiorno

Il produttore e talent scout si racconta a Storie Italiane

Francesco Fredella
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Grande attesa per il Festival di Sanremo, giunto alle 69esima edizione. Al via domani sera la seconda edizione condotta da Claudio Baglioni, che avrà al suo fianco sul palco dell'Ariston Virginia Raffaele e Claudio Bisio. La città ligure è pronta la grande evento e la Rai mostra i muscoli con tante anteprime sul Festival.  Stamattina ospite di “Storie italiane” su Rai1, la trasmissione campione di ascolti condotta da Eleonora Daniele, c'era Claudio Cecchetto che a Sanremo andò nel 1980 con lo storico brano “Gioca jouer”: successo planetario, tradotto anche in cinese e poi sigla del Festival di Sanremo 1981(presentato dallo stesso Cecchetto con Eleonora Vallone). “Era da poco tempo che ero in Rai ed ero emozionato per essere su quel palco con un mostro sacro come Benigni”, ha svelato Cecchetto. «Mi aspettavo un minimo di successo, ma è stato un grande successo quel pezzo. La sigla del Festival fino a quel momento non c'era mai stata. Con “Gioca jouer” è iniziata la storia della sigla di Sanremo, che prima si apriva con violini e fiori». Cecchetto, dj e talent scout, rivoluzionò quel Festival con il suo arrivo. «Mike Bongiorno scoprì il mio talento, ho imparato da lui. Venne a trovarmi in radio dicendo: “Ti ascolto sempre”. Ma fece una gaffe, mi disse che mi seguiva a mattino, ma io non gli rivelai che la mattina non trasmettevo», parola di Cecchetto. Che si è raccontato a cuore aperto. In diretta tv ha fatto una vera e propria dichiarazione d'amore a sua moglie dicendo: «Mia moglie è il mio più importante successo». E sulle note di Jovanotti Cecchetto ha fatto intervenire in diretta per un saluto Maria Paola Danna, sua moglie.  Insieme hanno mandato un saluto ai loro figli. 

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