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Governo, chi ha vinto e chi ha perso nella sfida all'Ue. E Di Maio resta a guardare

La lettera di risposta a Bruxelles firmata dal premier per fermare la procedura contro l'Italia

Massimiliano Lenzi
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Chi ha vinto e chi ha perso, non si parla d'altro. Al centro del duello che divide giornali ed opinione pubblica la lettera di risposta all'Unione Europea firmata dal premier Giuseppe Conte per fermare la procedura contro l'Italia. Mentre da Bruxelles il fronte europeista manda già i suoi messaggi, il Commissario francese Pierre Moscovici ha avvertito oggi l'Italia che le regole si rispettano, a casa nostra il solito teatrino dei guelfi contro i ghibellini impazza. Ha vinto la linea Conte-Tria (il ministro dell'Economia) visto che lo strappo su temi come la flat tax, nella lettera, non c'è. Ma no, che dite, ha stravinto il leader della Lega Matteo Salvini dato che la lettera è molto, ma molto cauta sui tagli che l'Italia dovrebbe fare alla spesa per rispettare i parametri imposti da Bruxelles. In questo nuovo bipolarismo, tra il tecnico Tria da una parte (affiancato da Conte) e Salvini dall'altra, c'è un grande assente: i 5 Stelle. Sarà la botta presa alle elezioni europee ma Luigi Di Maio, nell'agonismo tra alleati a   cui ci ha abituato il Governo, è stato superato dal tecnico Tria, ovviamente in chiave anti-Salvini. E mentre i guelfi e i ghibellini discutono, il 9 luglio si avvicina. Quel giorno si riunirà l'Ecofin (il Consiglio economia e finanza) e dovrà decidere se confermare la linea della Commissione e dell'Eurogruppo e aprire oppure no la procedura contro Roma. Speriamo che i guelfi e i ghibellini si sbrighino a  e si concentrino sul vero braccio di ferro (politico) da vincere, quello con l'Europa.

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