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Salvini e Meloni, regole più dure Ma violano quelle già in vigore

Monica Franchi
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L'opposizione ha chiesto a Giuseppe Conte regole super rigide sul coronavirus, poi lo ha detto a 40 giornalisti accalcati. E' stato quasi grottesco il film visto ieri dentro e fuori palazzo Chigi. Prima il presidente del Consiglio si è sentito dire da Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e i capogruppo delle opposizioni che il decreto 9 marzo che rende tutta Italia zona protetta non è abbastanza, e che servirebbe trasformare tutta Italia in zona rossa chiudendo anche trasporti e uffici pubblici e privati. Pochi minuti dopo i tre leader e i loro accompagnatori sono usciti da palazzo Chigi e hanno improvvisato una conferenza stampa al volo, scherzando con i giornalisti e tenendosi a distanza da loro. Ma per forza di cosa fotografi, operatori tv e giornalisti si sono accalcati l'uno sull'altro non rispettando (nonostante qualcuno con le mascherine) le norme in vigore sul divieto di assembramenti e il metro di distanza da tenere. E' il caso di chiedere ai politici di raccontare quel che fanno in streaming o in differita sui loro social abolendo conferenza stampa non protette.  Altrimenti si proclama una cosa, e si provoca l'esatto opposto...

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