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Esplosioni in due fabbriche Basf in Germania, morti e feriti

Katia Perrini
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Due morti, almeno sette feriti e sei dispersi tra cui due vigili del fuoco e due dipendenti. È il bilancio dell'esplosione avvenuta negli impianti del colosso chimico Basf a Ludwigshafen, nell'ovest della Germania. Ancora sconosciute le cause della detonazione ma le autorità hanno escluso si tratti di attacco terroristico. L'esplosione è infatti avvenuta durante lavori a tubature per il trasbordo di liquidi infiammabili e gas delle navi allo stabilimento di produzione. Nel frattempo, circa 21mila persone sono interessate dall'allarme nube tossica lanciato dalle forze di sicurezza che hanno invitato tutti i residenti della zona a restare nelle proprie case. Gli impianti sono stati fermati. L'incidente è avvenuto in mattinata in una delle linee della porta nord (sul fiume Reno) da dove l'impianto è alimentato con gas liquido. «Durante i lavori in alcune tubature di è verificata un'esplosione che ha provocato un incendio», ha fatto sapere l'azienda annunciando la morte di almeno due dipendenti. Basf ha reso noto di aver sospeso le attività industriali dell'area per motivi di sicurezza. Restano in vigore le misure di sicurezza per l'allarme dei fumi per i cittadini che sono stati invitati a restare in casa, a chiudere porte e finestre e a spegnere gli eventuali impianti di aria condizionata e ventilazione. L'allarme si è esteso anche alla città di Mannheim, che si trova sull'altra sponda del fiume Reno. Il colosso chimico, secondo i media locali, non sarebbe ancora in grado di definire che tipo di sostanze si siano sprigionate nell'aria in seguito all'esplosione. Il portavoce del comune di Ludwigshafen ha confermato che «non sussistono comunque pericoli di salute» dovuti alla nube che si è sollevata. «I danni economici sono irrilevanti, il grave problema sono le vittime causate dall'esplosione», ha dichiarato il responsabile dello stabilimento, Uwe Liebelt, precisando che oggi è «un giorno triste» per l'azienda e offrendo le condoglianze alle famiglie delle vittime e pronta guarigione ai feriti. Sul posto al momento vi sono 162 vigili del fuoco che stanno cercando di spegnere le fiamme non del tutto domate, decine di agenti di polizia e personale medico. L'incidente di questa mattina è avvenuto tre ore dopo una piccola esplosione nello stabilimento Basf di Lampertheim, ad appena 30 chilometri di distanza, dove si producono additivi per la plastica. In questo caso, l'esplosione di un filtro, per motivo al momento sconosciuti, non ha causato secondo l'azienda l'espulsione di materiali chimici dannosi nell'atmosfera. Ma quattro lavoratori sono rimasti feriti.

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