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Pisa, gioielliere spara al rapinatore e lo uccide

Davide Di Santo
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Un bandito è rimasto ucciso durante una rapina in una gioielleria a Pisa. A sparare, secondo una prima ricostruzione al vaglio di polizia e carabinieri, sarebbe stato proprio il gioielliere che ha reagito al tentativo di rapina. Un secondo uomo sarebbe riuscito a fuggire. Daniele Ferretti, questo il nome del commerciante, ha reagito e sparato con la pistola che deteneva regolarmente. Insieme a lui nel negozio, la gioielleria Ferretti in via Angelo Battelli nella periferia nordest di Pisa, c'era la moglie. Entrambi sono stati ora accompagnati in caserma dai carabinieri e saranno interrogati per ricostruire i dettagli di quanto accaduto. Sul posto il sostituto procuratore Paola Rizzo. Il secondo bandito è invece riuscito a fuggire a piedi ma gli inquirenti non escludono che a poca distanza dal luogo della rapina vi fosse un mezzo sul quale allontanarsi senza dare nell'occhio. I fatti si sono verificati poco prima delle 20. I malviventi, riportano le prime testimonianze, sarebbero stati armati. Non è ancora chiaro se le armi fossero vere. Non era il primo tentativo di rapina subito dal commerciante. La gioielleria, da quanto appreso, era già stata rapinata più volte in passato. L'ultima rapina era avvenuta il 7 gennaio dello scorso anno. Nel luglio del 1999 lo stesso titolare che oggi ha sparato era stato accoltellato gravemente durante un altro tentativo di rapina. Pisa, poco fa un gioielliere reagisce all'ennesima rapina, spara e uccide uno dei ladri. Solidarietà a Daniele, 69 anni: ha fatto bene!— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 13 giugno 2017 Un episodio che porta di nuovo sotto i riflettori il dibattito sulla legge che regolamenta la legittima difesa. Matteo Salvini e Gianni Alemanno sono stati tra i primi a esprimere solidarietà per il gioielliere toscano. 

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