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Brescia, il Risorgimento riletto alla luce del nostro presente

Brescia, 24 gen. (askanews) - Una riapertura che segna simbolicamente l'avvio dell'anno come capitale italiana della Cultura, insieme a Bergamo. A Brescia inaugura negli spazi del Grande e Piccolo Miglio del Castello il nuovo museo del Risorgimento Leonessa d'Italia, uno spazio espositivo che vuole unire la storia e il presente, la cultura e la multimedialità. Con l'obiettivo di offrire strumenti museali per leggere il passato alla luce dell'oggi, tanto a livello di temi quanto di tecnologia.

L'intento della Fondazione Brescia Musei è quella di dare vita a un museo che sia "assolutamente contemporaneo e legato all'attualità", per avvicinare anche il pubblico più giovane. E se negli spazi del Castello non mancano le divise austriache o le camicie rosse dei Garibaldini, le croci al merito o i busti degli eroi risorgimentali, grande risalto viene dato anche alle infografiche e ai contenuti digitali, che permettono a ciascun visitatore di cercare un proprio percorso personale nel museo. Interessante anche la scelta di inserire una componente teatrale, con diversi schermi sui quali è possibile vedere attori che leggono o recitano testi dell'epoca.

Terzo pilastro del progetto, oltre ai reperti e all'archivio multimediale, è la grande pittura dell'Ottocento, anch'essa molto rappresentata nella collezione, in una sorta di appendice cronologica alle opere della Pinacoteca Tosio Martinengo.

Accanto a Garibaldi e Mazzini, poi, ci sono pure le proteste dei giovani ambientalisti di oggi, o le manifestazioni di dissenso in vari angoli del mondo. Perché le parole che a metà Ottocento hanno animato la lotta per l'indipendenza in Italia sono ancora parte del nostro vocabolario globalizzato.

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