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Lazio ko in rimonta anche in Europa. Il Cluj la ribalta

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Davide Di Santo
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Disastro Lazio. L'attesa prova di riscatto non c'è stata confermandosi la solita squadra sciupona e sprecona, capace di dissolvere il vantaggio, farsi raggiungere e sorpassare. Il Cluj come la Spal, il risultato non cambia per la formazione romana attesa adesso ad una serie di critiche che alimenteranno nuove tensioni interne. In campionato come in Europa i biancoceleseti finiscono ribaltati e battuti e quella che doveva essere la partita della reazione dopo il fragoroso capitombolo di Ferrara si è rivelata un incubo che mette subito in salita la corsa nel torneo continentale nel quale ha sempre ben figurato. La formazione biancoceleste festeggia nel peggiore dei modi la sua 200esima gara internazionale e alla luce del pareggio 1-1 tra Rennes e Celtic, le altre due avversarie del girone E, si trova ultima in classifica. Si tratta della quinta sconfitta consecutiva in Europa League dopo le quattro battute d'arresto subite la scorsa stagione. Inzaghi ha lasciato a casa tre big come Luis Alberto, Immobile e Radu per esigenze di turn-over e fa esordire da titolare i nuovi acquisti Vavro e Jony con il debutto stagionale di Berisha (che non gioca dal primo minuto da febbraio scorso) e fascia di capitano a Milinkovic-Savic. È il Cluj a farsi avanti nei primi minuti ma si parte con ritmi blandi con le due squadre che si affrontano in mediana. Prima fiammata biancoceleste all'11' con cross teso ad aggirare la linea difensiva di Jony per Milinkovic che calcia al volo sotto porta ma Arlauskis si esalta con una parata d'istinto. La Lazio inizia a prendere possesso del campo, Correa ci prova con palla alta sulla traversa, poi Milinkovic raccogliendo un calcio d'angolo insidioso. Lo spagnolo Jony appare ispirato e proprio da un altro dei suoi cross nasce il gol del vantaggio della Lazio al 24': Bastos anticipa la difesa romena e lo stesso Caceido e di ginocchio infila in rete sbloccando il risultato. I biancocelesti possono subito raddoppiare con Lazzari che scatta in campo aperto ma davanti al portiere spara alle stelle bruciando una ottima occasione. Pagata a caro prezzo. La Lazio torna infatti a farsi del male e a mostrare il solito lato oscuro, quello di non chiudere le partite dovuta a scarsa dose di cinismo, e su palla inattiva subisce il pareggio. Lleiva si aggrappa a Djokovic e causa il penalty realizzato da Deac. Nella ripresa la Lazio fatica a reagire, non riuscendo a ritrovare le geometrie e rischiando subito di andare sotto per un buco di Bastos sul quale il nuovo entrato Omrani si lancia verso la porta trovandosi davanti a Strakosha e calciando alto. Nei biancocelesti manca incisività davanti alla porta: con Immobile out, Inzaghi non ha grandi alternative in panchina. E la squadra fatica a fare gioco. Ci prova ancora Jony con un tiro da fuori troppo centrale ma è solo una fiammata in una partita con tanti errori tecnici al 65' altra occasione Cluj con Strakosha che sbaglia l'uscita e Bastos che salva su Peteleu. Berisha, opaco e poco incisivo, viene sostituito da Cataldi per cercare di dare più qualità tecnica e gestione dei tempi. La Lazio prova ad aprire sugli esterni ma senza costrutto: Correa al 72' non sfrutta una indovinata ripartenza e si fa recuperare dal difensore. E come contro la Spal la squadra si disunisce subendo il gol del sorpasso al 75': Omrani prima colpisce la traversa dopo uno scambio in velocità con Deac, pasticcio di Strakosha che sbaglia completamente l'uscita, il nuovo entrato la colpisce di testa e Bastos non riesce ad evitare che la palla si infili in fondo alla rete. Solita Lazio, Inzaghi prova a scuoterla: esce Bastos oper il nigeriano con passaporto olandese Adekanye ma il prodotto non cambia. Ci prova nel finale Milinkovic ma senza incidere. Per la Lazio quella che doveva essere una ripartenza in Europa si è trasformata in un incubo. 

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