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"Serve una riconversione industriale"

Simone Vitta
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CO2, Battery, Safety, Hybrid, EV, Mobility e Sustainability: queste - nel settore auto e mobilità - le parole più utilizzate su twitter dalle aziende e dai clienti per identificare i percorsi dell’innovazione. È uno degli elementi che emerge dalla prima ricerca condotta dall’Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School, presentata oggi a Villa Blanc a Roma.

A tre mesi dall’insediamento del Comitato Scientifico, l’Osservatorio, diretto da Fabio Orecchini dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi e da Luca Pirolo della Luiss Guido Carli, ha anche presentato nell’occasione le sue attività, le linee di ricerca e la Roadmap 2023.


Nella stessa occasione UNRAE, partner e promotore dell’Osservatorio Auto e Mobilità, ha ripreso la consuetudine del suo tradizionale evento stampa di fine anno, presentando dati e prospettive di mercato. «I marchi che rappresentiamo hanno contribuito allo sviluppo del Paese e allo sviluppo dell’automotive: anche nell’auto esiste il made in Italy, ma se vogliamo attrarre investitori dobbiamo essere in salute.

L’Italia necessita di intraprendere il più velocemente possibile un percorso di riconversione industriale per andare incontro a quelle che sono le nuove tecnologie e le sfide che i grandi costruttori industriali ci chiedono», ha spiegato Michele Crisci, presidente 
Unrae. 
«Le competenze e l’approccio multidisciplinare dell’Osservatorio Auto e Mobilità - commenta Orecchini - dovuto alla collaborazione tra Luiss Business School e CARe UniMarconi mostra risultati di ricerca di grande interesse a soli tre mesi dall’insediamento del Comitato Scientifico. La Roadmap 2023 evidenzia chiaramente le grandi potenzialità dell’Osservatorio nel poter fornire elementi di analisi indipendente fondamentali per la corretta costruzione di strategie industriali e di mercato e per l’articolazione di efficaci azioni politiche e amministrative nel macro-settore dell’Auto e della Mobilità». 

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