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Europei di nuoto, l'Italia conquista quattro medaglie. Razzetti primo oro

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Una partenza esplosiva e vibrante che sembra fare da preludio ad un Europeo indimenticabile per i colori azzurri. L'Italia si presenta al via della rassegna continentale tuffandosi subito nell'oro con Alberto Razzetti nei 400 misti che sotto la sua spinta propulsiva, lui appassionato di Ferrari e Ducati, trascina sul terzo gradino del podio il giovane Pier Andrea Matteazzi.

Ad arricchire la prima giornata ci pensa poi la staffetta 4x200 sl maschile che si mette al collo l'argento dietro la formidabile Ungheria e le ottime sensazioni in vista della finale lasciate dal recordman Thomas Ceccon nei 50 rana, di Nicolò Martinenghi nei 100 rana, di Margherita Panziera nei 200 dorso oltre alla azzurre Di Pietro e Tarantino, che si giocano il podio nei 100 stile libero. La corsa azzurra al medagliere era iniziata nel primo pomeriggio con l'argento nel sincro delle ragazze del team tech dietro l'Ucraina, due team che sono di fatto sorelle dato che da mesi la compagine ucraina, dopo lo scoppio della guerra, è ospite dei centri federali della Fin. Un inno alla solidarietà che premia una giornata piena di sorrisi e aspettative.

Razzetti fa dunque da apripista ad un'Italia baldanzosa e mai così fiduciosa nei propri mezzi. E non è un caso che il ct dell'Italnuoto, Cesare Butini, si sia esposto parlando di almeno 30 podi come bottino finale, a conferma di una Italia che vuole tutto il possibile per essere la vera protagonista della manifestazione. Il 'Razzo' ha piazzato il primo colpo con uno splendido 4'13"29, seconda prestazione personale di sempre. "Ho la pelle d'oca. Vincere in casa è una gioia incredibile. Sono stato attento a rimanere concentrato fino alla fine - spiega l'azzurro - La gara l'avevo preparata in questa maniera, non ho perso troppo nella frazione a dorso e poi ho sparato tutto. E' l'emozione più bella della mia vita e voglio dedicarla alla mia famiglia e al mio allenatore Stefano Franceschi". La sua gioia l'ha voluta condividere con Matteazzi. I due si sono abbracciati a fine gara a bordo vasca, a simboleggiare un team unito e solido. "Ci conosciamo da tempo ed è bello dividere un podio del genere", ha confessato l'oro continentale. Per Matteazzi "sentire l'inno è da brividi. Una gioia incredibile, quasi inaspettata". L'oro in questa specialità mancava da Berlino 2002, quando sul tetto d'Europa salì il piemontese Alessio Boggiatto.

A rendere luminosa in chiusura la prima serata romana degli Europei ci pensano i moschettieri azzurri che conquistano un pesantissimo argento. Marco De Tullio (1'46"47), Lorenzo Galossi (1'47"91), Gabriele Detti (1'46''51) e uno Stefano Di Cola (1'45"36) da impazzire chiudono in 7'05"38. Vince l'Ungheria, trascinata in ultima frazione da Kristof Milak (1'44"42), in 7'05"38; terza è la Francia in 7'06''97. Gasati e fieri i quattro alfieri azzurri che confermano l'Italia sul podio europo, dopo il terzo posto di Budapest 2021 di Stefano Ballo, Matteo Ciampi e degli stessi De Tullio e Di Cola. "E' una staffetta che può crescere molto e dare importanti soddisfazioni in futuro. Essere il più "vecchio" mi fa un certo effetto". Ha dichiarato Detti.

Volano anche le ragazze del sincro argento con 90.3772 (27.4 di esecuzione e impressione e 35.5772 per gli elementi). Punteggio inferiore a quello ricevuto a Budapest (91.0191) ma il metallo è ovviamente più pregiato e la gioia di condividere il podio con le sorelle ucraine è tanta. Terza è la Francia che quasi a sorpresa sprinta sulla Grecia, la supera di quasi un punto e va a prendersi la medaglia di bronzo con 88.0093 punti.

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