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Formula 1, disastro Ferrari nel GP d'Ungheria. Gomme sbagliate e Charles Leclerc solo sesto

Luca De Lellis
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Un altro atto di masochismo sportivo della Ferrari consente a Max Verstappen di vincere Gran Premio d’Ungheria. Ha dell’incredibile la strategia partorita dalla scuderia di Maranello, che ha penalizzato come al solito Charles Leclerc, leader della gara fino al 40esimo giro dei 70 totali. Il monegasco, autore di un sorpasso da antologia sul poleman George Russell, è stato ancora una volta vittima di una scelta scellerata da parte del suo box. Infatti, nonostante i dati sulla gomma Hard riscontrabili nelle Alpine di Fernando Alonso ed Esteban Ocon stessero dando risultati negativi, la premiata ditta Binotto & Co ha fermato Leclerc per montare proprio quel tipo di pneumatico. L’esito è disastroso: il “Predestinato” viene passato da Verstappen (partito in decima posizione), da Hamilton, da Russell, dal suo compagno di squadra Sainz e, dulcis in fundo, anche da Sergio Perez. Il suo GP termina in maniera quasi malinconica, con un assurdo sesto posto.

Ora i punti di vantaggio del campione del mondo in carica sul pilota della Ferrari diventano 80, e il Mondiale si può dire sostanzialmente concluso. Forse non avrebbe vinto comunque, ma avrebbe lottato fino all’ultima curva. Invece, per l’ennesima volta quest’anno la Rossa si è fatta male da sola, certificando una vera e propria maledizione per un campionato del mondo che manca ormai da 15 anni.

È stata una gara pazza, piena di colpi di scena che hanno ribaltato completamente la griglia di partenza. Verstappen, nonostante un piccolo testacoda, conquista il suo 28esimo successo in Formula 1. Ora la pausa estiva, nella quale la Ferrari dovrà pensare bene agli errori commessi per finire nel migliore dei modi una stagione che avrebbe potuto essere quella buona per conquistare l’agognato titolo ma nella quale gli uomini non sono stati all’altezza della macchina.

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