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La Lazio punta su Immobile, Sarri è profeta in patria

Daniele Rocca
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Non può essere una partita come le altre. È normale se ti chiami Maurizio Sarri e sei legato alla città di Napoli per un doppio aspetto. Da una parte quello anagrafico (il tecnico è nato nel capoluogo campano il 10 gennaio del 1959), dall'altra quello calcistico. Con gli azzurri è diventato l'allenatore che è adesso. Ammirato e rispettato in tutto il mondo, l'unico che sia andato vicino a interrompere l'egemonia della Juventus nell'era dei nove scudetti di fila. Ha allenato il Napoli in 114 partite in Serie A, ottenendo 79 vittorie e 22 pareggi e portando la squadra al proprio record di 91 punti in un singolo campionato (2017/18). Qualcosa vorrà pur dire. Ma Sarri è anche abituato a vestire i panni dell'avversario. Contro gli azzurri ha collezionato due successi, un pareggio e una sconfitta nel massimo torneo.

«A Napoli non è una partita come le altre, l'ho sempre detto», ha spiegato nel post partita di Europa League contro la Lokomotiv. Per quanto riguarda i duelli con Spalletti, al momento il bilancio è abbastanza in equilibrio: nei 5 precedenti l'attuale allenatore della Lazio ha ottenuto 2 sconfitte, 2 pareggi e 1 vittoria. Entrambi gli ultimi due confronti sono terminati senza gol. Ecco perché Sarri punterà tutto sul recuperato Immobile, vero e proprio talismano quanto si tratta di affrontare il club di De Laurentiis, che lo bocciò quando era alla ricerca del sostituto di Higuain. Il centravanti della Nazionale ha trovato la rete in tutti gli ultimi sei incroci di Serie A contro il Napoli. Sarà come sempre al centro dell'attacco, assistito da Pedro e Felipe Anderson ai suoi lati.

L'unico dubbio è sulla destra, con Lazzari in netto vantaggio su Patric (Marusic è tornato in Italia ma non sarà convocato). A sinistra ci sarà l'ex Hysaj, mentre davanti a Reina la coppia Acerbi-Luiz Felipe. Centrocampo titolare con Luis Alberto e Milinkovic accanto a Cataldi. Ieri l'ex capitano della Primavera si è presentato in conferenza stampa per parlare del big match di questa sera. «La gara ha un peso importante - ha spiegato Cataldi - sarà una partita tosta. Il Napoli insieme al Milan ha mostrato il miglior calcio e ha fatto più punti. Siamo in un momento di crescita, penso che siamo ancora al 50-60% di ciò che possiamo diventare. Cerchiamo di fare uno step in più». Niente voli pindarici, questa Lazio ha obiettivi nel breve periodo. «Con il cambio allenatore sono state scombussolate le idee rispetto ai 5 anni precedenti, l'obiettivo non può essere a lungo termine. Una gara ti può far cambiare tutto, pensiamo al quotidiano», ha concluso il centrocampista.

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