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Chiesa castiga l'Atalanta, la Coppa Italia è della Juventus

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La zampata della Juventus. Con una prestazione di grande cuore e sostanza, la squadra di Andrea Pirlo vince la sua 14esima Coppa Italia battendo per 2-1 l’Atalanta nella finale del Mapei Stadium di Reggio Emilia.

Una partita dai due volti: primo tempo dominato dall’Atalanta, con la Juve costretta a difendersi nonostante il vantaggio di Kulusevski. Il pari nerazzurro di Malinovskyi illude i nerazzurri. Nella ripresa i bianconeri fanno valore la maggior classe, qualità ed esperienza dei suoi campioni, dominando la gara e trovando la rete della vittoria con Federico Chiesa. In una stagione deludente in campionato e Champions, i bianconeri dopo la Supercoppa portano a casa anche la Coppa Italia. Mastica amaro l’Atalanta, sconfitta in finale per la seconda volta in tre anni. I ragazzi di Gasperini dopo un primo tempo a tratti straripante, nel secondo si sono letteralmente sciolti come neve al sole. Per il salto di qualità, evidentemente, manca ancora qualcosa.

È ancora Kuluseveski a fare coppia con Cristiano Ronaldo nell’attacco della Juventus. Il tecnico Pirlo lascia in panchina sia Dybala che Morata. Per il resto tutto confermato con Buffon in porta alla sua ultima gara in bianconero. Nell’Atalanta, invece, Gasperini schiera Malinovskyi al fianco di Zapata in avanti con Muriel in panchina. Si gioca dinanzi a 4500 spettatori, entrati tra rigidissime misure anti covid (tampone negativo o vaccino). Da segnalare, purtroppo, alcuni momenti di tensione e disordini tra le due tifoserie all’esterno del Mapei Stadium. Le forze dell’ordine sono intervenute riportando subito la situazione alla normalità. Primo tempo vibrante, con l’Atalanta che parte fortissimo con uno Zapata a tratti irresistibile. Nerazzurri vicinissimi al gol due volte nei primi cinque minuti, prima con Palomino e poi con lo stesso bomber colombiano. Subito tanto lavoro anche per l’arbitro Massa e il VAR Valeri: la Juve protesta per un contatto in area atalantina tra Chiesa e Romero, l’Atalanta per un intervento sospetto di Rabiot su Pessina. Si gioca a ritmi altissimi, dopo un’altra occasione per Zapata sventata da Buffon è la Juve a farsi vedere con Ronaldo che si procura una punizione dal limite che poi calcia sulla barriera. La Juve soffre, l’Atalanta è scatenata e sfiora ancora la rete con Freuler in diagonale. Il gol è nell’aria ma a trovarlo alla mezzora è a sorpresa la Juventus con un bel sinistro a giro in contropiede dell’ex Kulusevski. Rete convalidata dopo un check con il VAR per un intervento in scivolata di Cuadrado in anticipo su Gosens da cui è nata l’azione. La squadra di Gasperini schiuma rabbia e si riversa in avanti alla ricerca del pari, solo un grande Buffon nega il gol di testa ad Hateboer sul cross del solito Zapata. Il portierone bianconero, però, nulla può al 40’ su un sinistro al fulmicotone di Malinovskyi dal limite. Anche in questo caso check del VAR per un contatto tra Freuler e un avversario. Prima dell’intervallo nerazzurri ancora pericolosi con Zapata, Danilo salva la Juve.

Nel secondo tempo a rendersi per prima pericolosa è la squadra bianconera, con un colpo di testa di McKennie di poco fuori su cross di Cuadrado. La replica atalantina con un sinistro di Pessina smorzato da un difensore e parato da Buffon. Dea ancora pericolosa con Romero in mischia, De Ligt si immola e salva la Juve. La partita resta apertissima, i bianconeri non mollano e si rendono a loro volta pericolosi con Kulusevski che impegna Gollini su assist di Chiesa. Ci prova anche Ronaldo di testa, su cross di Kulusevski. Mentre al 60’ è clamorosa l’occasione fallita da Chiesa, che colpisce il palo a tu per tu con Gollini su assist di tacco di Ronaldo. Dopo un primo tempo a mille, l’Atalanta cala vistosamente soverchiata dalla pressione a tutto campo della Juve. Gasperini manda in campo Pasalic per Pessina e Muriel per Malinovskyi, ma al 72’ i bianconeri vedono premiata la loro superiorità con uno splendido gol di Chiesa, bravo a battere Gollini dopo un uno-due al limite con Kulusevski. Proprio il goleador bianconero lascia subito dopo il campo, sostituito da Dybala. Nell’Atalanta, Gasperini si gioca il tutto per tutto inserendo anche Ilicic per Hateboer e Miranchuk per Gosens. È però ancora la Juve a rendersi pericolosa con un colpo di testa di De Ligt su angolo, con palla di poco alta. Nel finale Pirlo rinforza la difesa inserendo Bonucci per Kulusevski. La tensione è altissima, ne fa le spese Toloi espulso per proteste dalla panchina.

I nerazzurri ci provano con la forza della disperazione, ma la difesa della Juventus regge l’urto e il risultato non cambia. Al fischio dell’arbitro esplode la gioia dei giocatori della Juventus e del suo allenatore Pirlo. Il più festeggiato Buffon, lanciato in aria dai compagni, alla sua ultima vittoriosa partita con la Juve. 

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