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Ricciardi: non si può accorciare la quarantena in serie A

Il consigliere del ministro della Sanità: cerchiamo una strada alternativa per chiudere campionato

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«Quando la circolazione del virus sarà ridotta, si potrà pensare ad una riapertura, anche alle manifestazioni sportive. Il problema del calcio è che gli spettatori sono tanti, bisogna essere in grado di garantire tutte le misure». Così Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo Oms, consigliere del ministro Speranza per il Coronavirus e consulente Coni, intervenendo sul campionato di calcio a Radio Punto Nuovo. «Protocollo di 14 giorni? L’accorciamento non è possibile - prosegue Ricciardi - Il periodo di allontanamento non può essere inferiore, ma una strada alternativa si può trovare, ci stiamo lavorando. Ci sono casi in cui l’incubazione dura anche oltre i 14 giorni. Perchè non seguire gli altri Paesi Europei? Gli inglesi hanno sbagliato tutto in questa pandemia, la Germania invece non ha raggiunto i nostri picchi. Noi stiamo viaggiando nel mezzo, con riapertura graduali e non avventate. La ripartenza porterà qualche rischio, nonostante ci siano le porte chiuse. Man mano che le cose andranno meglio, si può ricominciare a pensare di allentare la guardia per il pubblico. Quindi credo possibile ad un numero ridotto di spettatori possano partecipare allo spettacolo. Non saprei le tempistiche - conclude Ricciardi - ma credo che in quasi tutta Italia si possano cominciare a fare questi discorsi».

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