Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Inter si butta via, finisce pari

Non batteil Psv in casa: 1-1

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

Doveva essere la serata dei sogni, magari della rinascita, è finita invece nel mesto silenzio dei 63 mila di San Siro. Cala il sipario sull'avventura in Champions League dell'Inter. Contro il Psv serviva una vittoria, è arrivato invece solo un pareggio, 1-1. E raggiunto in rimonta, per giunta: gli olandesi passano in vantaggio nel primo tempo con Lozano, capitan Icardi risponde nella ripresa. A decidere il destino della banda Spalletti è il pareggio tra il già qualificato Barcellona e il Tottenham al Camp Nou. Non basta l'impegno e la generosità messi dai nerazzurri contro l'orgogliosa squadra di Van Bommel, che da ex milanista ha tirato un bello scherzetto. L'Inter gioca una gara frenetica, condita da troppe imprecisioni, pagando forse la pressione di non poter sbagliare. E manca il ritorno dopo sei anni in un ottavo di Champions League. A passare il turno sono gli Spurs di Pochettino. La retrocessione in Europa League non aiuterà a lenire la grande delusione per una serata che poteva rappresentare la svolta della stagione. Spalletti affida a Candreva una maglia da titolare nel suo 4-2-3-1. L'ex Lazio compone con Politano e Perisic il tridente di supporto a Icardi. In mediana, assente Vecino, il duo Brozovic-Borja Valero. Asamoah agisce da terzino sinistro, fuori Vrsaljko non al meglio. Parte dalla panchina Nainggolan. Scatta con piglio arrembante l'Inter, subito pericolosa con un diagonale di Asamoah. Occasionissima poco dopo firmata Perisic, che incorna in corsa il perfetto suggerimento di Icardi ma trova il palo. Poi è D'Ambrosio a provarci su cross di Asamoah, senza centrare lo specchio. Il boato che produce San Siro qualche istante più tardi non segue una vicenda di campo, ma il vantaggio del Barcellona sul Tottenham. Che poi sarebbe uno dei due ingredienti necessari alla serata perfetta. Peccato che l'Inter decida di farsi del male da sola. Asamoah pressato si fa soffiare palla da Bergwljn, che regala una palla sublime alla testa di Lozano, implacabile da pochi passi (13'). Stavolta San Siro è gelato e non per le temperature dicembrine. La squadra di Spalletti accusa il colpo e rischia grosso su de Jong, ancora innescato da un errore di Asamoah che lo serve dopo una chiusura su Bergwjn: Handanovic ci mette una pezza sventando il presumibile colpo del ko. L'Inter prova a scuotersi, Politano tenta l'azione personale senza fortuna, poi Icardi gira di testa sul cross dell'ex Sassuolo con uguale esito. Sciupa, poi, una bella situazione la squadra di casa con Perisic che scappa sulla sinistra e libera al tiro Icardi fuori area: conclusione dell'argentino da dimenticare. L'Inter preme, ma la manovra è frenetica e quindi difetta in precisione. Il Psv, con la forza della tranquillità, fa invece tutto bene: presidia il fortino con ordine e si fionda in contropiede, con la velocità dei suoi attaccanti, negli spazi inevitabilmente lasciati sgombri dai padroni di casa. Regalando brividissimi, in più di un'occasione: come quando Lozano, in situazione di tre contro tre, sbaglia il passaggio decisivo al cospetto di Handanovic. Lo sloveno è poi attento sul tentativo dal limite di Bergwjn, uomo ovunque degli olandesi. Nella ripresa serve un'altra Inter. Icardi fa subito la voce grossa sparando un mancino in diagonale che Zoet intercetta con un grandissimo riflesso. Ancora lavoro per il numero uno del Psv su un siluro rasoterra di Politano. Spalletti si gioca la carta Keita e richiama Candreva. Un traversone di Politano genera una situazione interessante, con la smanacciata in uscita di Zoet e la successiva sponda di Icardi per Borja Valero: il portiere olandese blocca e spegne il pericolo. Le lancette scorrono e Spalletti potenzia ulteriormente l'artiglieria con l'inserimento di Lautaro: fuori Asamoah. E il gol scaccia-paura, finalmente, arriva. Politano pennella un perfetto traversone dalla destra, da posizione angolata Icardi da due passi batte di testa Zoet (27'). Spalletti ora si cautela con Vrsaljko, che rileva il numero 16, applauditissimo: ma l'entusiasmo del popolo nerazzurro viene ben presto silenziato dal pareggio del Tottenham, firmato Lucas, al Camp Nou. Inter costretta a vincere, adesso. Ma le gambe sono pesanti, e il peso psicologico è un macigno. Il forcing finale produce uno stacco innocuo di Keita su traversone di Perisic e un'incornata di Lautaro da pochi passi con palla oltre la traversa. Stavolta il miracolo in extremis non si concretizza. Poi il triplice fischio sul quale tramontano i sogni di gloria. E la sensazione di aver buttato via una grande occasione.

Dai blog