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Serie A e diritti tv, stop al bando Mediapro. Tutto da rifare

La decisione del tribunale di Milano per le stagioni 2018-2021

Davide Di Santo
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Tutto da rifare. Il giudice Claudio Marangoni, presidente della sezione per le imprese del Tribunale di Milano, ha confermato la sospensiva sul bando formulato da Mediapro per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A per gli anni 2018-2021. Secondo il giudice dovrà essere predisposto un nuovo bando a causa di violazioni alla legislazione Antitrust del documento stilato da Mediapro, di cui Sky il 16 aprile scorso aveva ottenuto la sospensione con un ricorso d'urgenza. Stamattina Marangoni ha depositato il provvedimento con cui ha confermato la sospensione d'urgenza del bando di Mediapro, ottenuta da Sky il 16 aprile scorso. Venerdì scorso si era tenuta l'udienza tra le parti e, al termine, il giudice si era riservato. A questo punto, Mediapro, che ha 15 giorni di tempo per presentare ricorso, potrebbe riformulare il bando tenendo conto di quanto scritto dal giudice nella sua decisione. Nei mesi scorsi, la società spagnola aveva ottenuto con un'offerta di mille euro superiore alle richieste minime della Lega di serie A l'assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio. Sky, detentrice dei diritti fino alla stagione in corso, aveva chiesto alla Lega di considerare inammissibile l'offerta di Mediapro. La nota di Sky - "La decisione del Tribunale di Milano - commenta Sky Italia in una nota stampa - ha confermato che era necessaria una verifica dell'aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, facendo chiarezza a beneficio di tutti i partecipanti e creando i presupposti per la definizione della procedura di assegnazione dei diritti 2018-21 della Serie A. Sky ribadisce di essere pronta come sempre a fare la sua parte con un'importante offerta che possa dare certezza a tutti gli appassionati e allo stesso tempo garantire il futuro dei club e di tutto il sistema calcio".

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